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Cronaca

Indagine clandestini: documenti falsi e matrimoni per 5000 euro

Scoperto un sodalizio criminale che introduceva illegalmente extracomunitari indiani e pakistani: arresti in tutta Italia. Una misura cautelare è stata eseguita anche a Chieti nei confronti di un trentenne indiano

Sono 32 le persone indagate nell'ambito dell'indagine condotta dai carabinieri di Bergamo, che ha portato alla scoperta di un'associazione per delinquere finalizzata ad agevolare l'ingresso illegale in Italia di extracomunitari indiani e pachistani. Eseguite 9 ordinanze di custodia cautelare nelle province di Bergamo, Lodi, Vicenza, Cremona, Piacenza, Brescia, Padova, Chieti e Palermo. A Chieti è stato fermato un indiano di 31 anni, S.S.

A capo del sodalizio criminale sgominato c'erano un indiano e un pachistano, entrambi residenti a Seriate, in provincia di Bergamo che, avvalendosi della collaborazione di altre sette persone, loro connazionali, ma anche italiani e marocchini si occupavano di sbrigare tutte le pratiche burocratiche per l'ingresso degli stranieri in Italia, fornendo loro documenti falsi.

Tra i servizi offerti, come riporta il nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Bergamo, c'era anche la possibilità di sposare un cittadino italiano, per acquisire il diritto di trasferirsi in Italia per motivi familiari. Tra i denunciati di sono anche tre uomini e una donna, tutti bergamaschi, tra i 24 e i 66 anni, che si sarebbero prestati a sposare cittadini extracomunitari in cambio di un compenso tra i cinquemila e i diecimila euro.

Le indagini proseguono per capire se l'organizzazione criminale si sia servita dei favori di alcuni dipendenti di uffici pubblici, che potrebbero avere in qualche modo agevolato l'accesso dei malviventi ai documenti.

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