Lavoro, meno incidenti ma in aumento le malattie: oltre 5000 casi
Aumentate del 39% le malattie professionali in Abruzzo nel 2011. Chieti resta la provincia nera per numero di infortuni: 6.235 nel 2011 e 10 casi mortali. Molte le irregolarità in azienda
In Abruzzo avvengono meno infortuni sul lavoro, ma stanno aumentando le malattie professionali, con patologie anche gravi, spesso non denunciate.
I dati Inail resi noti dalla Cgil fotografano una realtà nella quale le irregolarità aziendali si attestano attorno a una media del 59%, che nell'edilizia arriva al 79%. Cresce il numero delle donne che lavorano in nero.
Chieti resta la prima provincia per numero di incidenti sul lavoro: 6.235 nel 2011, seguita da Teramo (4.248), Pescara (3.996) e L'Aquila ( 3.797). In totale gli infortuni sul lavoro in Abruzzo lo scorso anno sono stati 18.218, contro i 19.427 del 2010. Solo in quell'anno il "costo" degli infortuni si è aggirato intorno ai 7 milioni di euro
Gli incidenti mortali complessivamente sono stati 21, 8 in meno rispetto al 2010, di questi 10 a Chieti, ancora maglia nera, 5 a L'Aquila, 3 a Pescara e 3 Teramo.
Il record negativo di decessi sul lavoro in Abruzzo resta quello del 2006, con 40 vittime.
Per l'agricoltura i dati disponibili si fermano al 2010, anno in cui è stato il settore a registrare il maggior numero di infortuni, 2.172.
Sempre nel 2010 crescita preoccupante delle malattie professionali: 5.652 casi, rispetto ai 4.056 del 2009 (+39,3%). Si registra un aumento delle patologie osteo-articolari e muscolo-tendinee (4.000 nel 2010), per ipoacusia da rumore (696 nel 2010), malattie respiratorie e tumori (55 casi).
L'Inca Cgil nelle prossime settimane distibuirà oltre duemila questionari per avviare un'indagine conoscitiva sugli incidenti sul lavoro relativamente al 2012.