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Cronaca Ortona

Operaio morto nel cantiere navale, Cgil: "La sicurezza deve essere sempre la priorità"

Il segretario generale Di Laudo esprime solidarietà alla famiglia e un aiuto pratico, ma allo stesso tempo si indigna per l'ennesimo incidente sul lavoro

L'ennesimo incidente sul lavoro che ieri ha sconvolto Ortona, il segretario generale della Cgil Chieti, Germano Di Laudo, lancia l'ennesimo appello alla sicurezza. La vittima di ieri è Ridvan Meizini, 59 anni, kosovaro di origine, in Italia da 30 anni e diventato cittadino italiano, che 

ha trovato in questo Paese non soltanto un’occupazione, ma anche una morte atroce, travolto dal crollo di una scaffalatura mentre lavorava all’interno dello scalo portuale. 

La Cgil esprime un sentimento di vicinanza e solidarietà alla famiglia alla quale, se lo vorrà, metteremo a disposizione tutte le nostre strutture per aiutarla nelle sue necessità. Ma accanto alla solidarietà dobbiamo esprimere anche un sentimento di rabbia, di indignazione per la frequenza quotidiana con cui si verificano piccoli e grandi incidenti sul lavoro, vicende di cui anche la nostra provincia è purtroppo protagonista in negativo e che sono indegne per un Paese cosiddetto civile.

La Cgil comunque non può limitarsi ad assistere a quanto accade. La maggior parte di questi eventi sono legati al mancato rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro, per le aziende spesso un risparmio su cui fare leva per potersi aggiudicare una commessa o un appalto. Dobbiamo, tutti, spingere con convinzione perché la sicurezza diventi centrale e prioritaria nel nostro approccio ai temi del lavoro, ma soprattutto perché caratterizzi l’attività quotidiana e l’agire in tutti i luoghi e in ogni situazione.

A gennaio, dopo un lungo lavoro di preparazione e di condivisione dei contenuti e degli obiettivi da raggiungere, abbiamo sottoscritto un Protocollo in materia di salute e sicurezza tra diversi attori del nostro territorio: sindacati, Asl, Inail, Direzione Territoriale del lavoro e associazioni datoriali e di categoria. È arrivato però il momento di accelerare gli interventi che abbiamo previsto, tra cui la formazione e la prevenzione, che acquisiscono un ruolo prioritario e irrinunciabile per preparare sempre più gli addetti e per far acquisire agli imprenditori piccoli e grandi la cultura e la pratica del fatto che sicurezza non è un costo e non può essere considerato un fattore su cui intervenire con tagli e omissioni. Solo così potremo raggiungere la certezza che gli uomini e le donne che ogni giorno escono di casa per andare al lavoro potranno rientrarvi e riabbracciare i propri famigliari.

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