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Cronaca Ortona

Inchiesta "Ghost Wine" sul vino adulterato: c'è anche un ortonese a processo

A Lecce sono 60 le persone rinviate a giudizio per il giro di affari con la vendita di vino manipolato. Il processo si aprirà il 2 novembre

C'è anche un ortonese tra i 60 imputati del maxi processo “Ghost Wine” su un giro di affari con la vendita di vino adulterato che, come riporta LeccePrima, si aprirà il prossimo 2 novembre dinanzi ai giudici della prima sezione collegiale del tribunale di Lecce. La giudice Giulia Proto ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura, disponendo il proscioglimento di un solo imputato.

Al vaglio dei giudici ci sarà la posizione di 11 aziende e 49 persone. Tra queste, appunto, c'è anche un 56enne di Ortona. Le accuse contestate agli imputati, a vario titolo, sono quelle di associazione a delinquere, falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico e in registri informatizzati, frode nell’esercizio del commercio, vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine, contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari, riciclaggio e autoriciclaggio, gestione di rifiuti non autorizzata.

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