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Cronaca

Inchiesta appalto Asl, il neo presidente della coop La Rondine ascoltato dal Gip

Domani riunione urgente del Cda: la priorità è attuare il prima possibile il modello 231, che stabilisce le regole che una società deve darsi per prevenire reati commessi dai propri dipendenti

È stato ascoltato questa mattina dal gip del tribunale di Pescara Nicola Colantonio il neo presidente della cooperativa La Rondine di Lanciano, Alberto Giuliani, subentrato a Domenico Mattucci, arrestato il 7 aprile.

“Siamo soddisfatti - spiega l'avvocato Sergio Della Rocca, legale della cooperativa - non c'è stato nessun atteggiamento pregiudiziale nei confronti della cooperativa La Rondine, il giudice ha mostrato attenzione nei confronti di quanto è stato rappresentato. Abbiamo depositato una memoria, spiegando tutte le misure che sono state adottate, dalla revoca del presidente e legale rappresentante Mattucci, alla nuova composizione del consiglio d'amministrazione. L'attenzione adesso è spostata sulle cose da fare. Prima di tutto è fondamentale attuare il modello 231 (che stabilisce le regole che una società deve darsi per prevenire reati commessi dai propri dipendenti) così come richiesto dal giudice. È stato deliberato l'adozione del modello ma ora bisogna dare dimostrazione concreta”.

L'impegno del nuovo cda della cooperativa La Rondine è quindi indirizzato a tradurre in concreto quanto richiesto dal Gip.

“Al momento non c'è nessuna sospensione delle attività in corso – precisa il presidente Giuliani – e questo ci restituisce fiducia e l'energia e la determinazione necessarie a dare subito attuazione al modello 231. Certo dobbiamo considerare i tempi tecnici, ma procederemo con tutta l'attenzione affinché si possa dare al più presto una risposta tangibile. Per domani abbiamo convocato un Cda urgente”.

Il prossimo interrogatorio è fissato al 30 aprile.

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