Incendio Tmb Salario Roma, i rifiuti arrivano in Abruzzo?

L'incendio scoppiato all'alba di martedì nell'impianto Tmb Salario di Roma, dove è andato a fuoco un capannone dell'AMA di 2000 metri quadri contenente immondizia potrebbe avere ripercussioni sull'Abruzzo.

Sul conferimento dopo il rogo, il sindaco Virginia Raggi ha dichiarato infatti che l'Ama, attraverso la Regione Lazio, avrebbe già avviato trattative, "in primis con l'Abruzzo", affermando anche che "Roma avrà un nuovo impianto ma i tempi non sono brevi".

Ma il sottosegretario alla presidenza della giunta regionale dell'Abruzzo con delega all'Ambiente Mario Mazzocca frena e dice che per ora non è arrivata alcuna richiesta. "L'Abruzzo - chiarisce - non ha intenzione di accogliere altri rifiuti da Roma, in difficoltà dopo il rogo al Tmb Salario. Qualora vi fosse una richiesta sarebbe almeno per quanto riguarda la Regione Abruzzo, non accoglibile perché già contribuisce al tema con l'accordo che scade il 31 dicembre".

Mazzocca, che riferisce di aver già discusso della questione con il presidente vicario della giunta regionale Giovanni Lolli, aggiunge: "Se dovesse esserci una richiesta queste cose le metteremo nero su bianco".

Intanto dal Lazio l'assessore regionale Massimiliano Valeriani nel'invitare il Comune di Roma a un cambio di passo nella gestione dei rifiuti della Capitale chiede di presentare al più presto richieste formali alle altre Regioni per ottenere il loro sostegno e "a prorogare anzitempo la collaborazione fondamentale con l'Abruzzo".

Già all'inizio del 2018 la giunta regionale abruzzese ha dato il via libera ad accogliere circa 39mila tonnellate di rifiuti provenienti dalla capitale, conferiti negli impianti di Chieti, Sulmona e Aielli (L’Aquila).