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Cronaca Ortona

Incendio ai Ripari di Giobbe: trovato il probabile ordigno, si cercano i responsabili

Il Corpo Forestale ha trovato i resti di un rudimentale ordigno con il quale molto probabilmente è stato appiccato l'incendio, che mercoledì scorso ha bruciato 7 ettari di territorio boscato e 13 di non boscato a Ortona

La lotta agli incendi boschivi non si arresta con lo spegnimento e il Corpo Forestale dello Stato in questi giorni lavora per trovare i colpevoli del rogo che ha interessato i Ripari di Giobbe mercoledì scorso, bruciando 7 ettari di territorio boscato e 13 non boscato.

Sono stati intanto rinvenuti i resti di un rudimentale ordigno con il quale molto probabilmente è stato appiccato l’incendio. “L’ordigno – spiegano dal Comando provinciale – era  posizionato in un luogo poco visibile e assemblato da qualcuno, mosso, con molta probabilità, dalla diretta intenzione di innescare il rogo. Il personale forestale ha provveduto a sequestrarlo per le successive analisi di laboratorio. Sono in corso, inoltre, attività di accertamento volte a verificare il danno economico ed ambientale”.

Un plauso dai forestali va all’atteggiamento civile della cittadinanza, “che ha prestato la propria collaborazione nell’immediatezza, nonché nella successiva fase d’indagine, rendendo ogni informazione utile per la ricerca di eventuali responsabili”.

Nella provincia di Chieti nel corso delle ultime due settimane sono andati letteralmente in fumo circa 30 ettari di bosco e 100 ettari di superficie totale. “Resta la desolazione delle aree bruciate – riferiscono le dottoresse Rapposelli e Mattei, rispettivamente Capo del NIPAF e Comandante Provinciale del CFS - oggi ai Ripari di Giobbe dominava, insieme all’odore acre del fumo, il colore vivace e i richiami dei numerosissimi gruccioni in volo, alla ricerca dei loro nidi distrutti dal fuoco”.

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