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Cronaca

Incendi devastanti a Ortona: il Comune chiede lo stato di emergenza 

La giunta comunale ha approvato la delibera per l’attivazione delle procedure per il riconoscimento dello stato di emergenza

L’amministrazione comunale di Ortona dopo gli incendi dell’1 e del 2 agosto scorso che hanno devastato diverse zone del territorio comunale, ha avviato le procedure per il riconoscimento dello stato d’emergenza da parte della Regione Abruzzo. 

Le aree interessate dagli incendi straordinari e particolarmente violenti che hanno coinvolto più zone contemporaneamente hanno interessato il Peticcio fino all’area perimetrale il cimitero di Ortona, contrada San Donato, via Ciampino e la Riserva Naturale Regionale dell’Acquabella fino al confine con la pista ciclopedonale, la zona dei Saraceni, l’area a margine di via Batteria in contrada Moro, località Acquabella fino alla vicina spiaggia e al borgo dei pescatori, le contrade di Villa Grande, Santa Lucia, Ciampino, Torre Pizzis e la zona di Fonte Grande.

“Da lunedì 9 agosto - ha annunciato il sindaco - per agevolare tutte le operazioni di ricognizione e censimento dei danni saranno pubblicati sul sito del Comune lo schema di avviso e gli allegati per le relative segnalazioni dei danni subiti dal patrimonio pubblico, dai privati e dalle attività economiche e produttive. Per supportare le istanze dei privati è possibile contattare l’ufficio dei Lavori pubblici ai numeri 085.9057320 o 085.9057307, negli orari d’ufficio”.

Intanto il sindaco Leo Castiglione, gli assessori ai Lavori pubblici Cristiana Canosa e Protezione civile Massimo Petaccia assieme ai tecnici comunali hanno effettuato una prima ricognizione sul territorio. L’accesso in alcune aree del territorio particolarmente devastate dalle fiamme è stato limitato e sono state avviate le prime operazioni per mettere in sicurezza i luoghi attraverso la rimozione degli alberi e dei residui degli incendi che possono costituire un pericolo. Inoltre, è in atto una ricognizione per la bonifica dei rifiuti emersi nei terreni dopo l’incendio. Il Comune ha anche richiesto il ripristino e messa in sicurezza delle infrastrutture di proprietà della Provincia e dell’Anas presenti sul territorio comunale e coinvolte dall’incendio, quali la SP 66 Ripari di Giobbe e la Statale 16 Adriatica.

Nella stessa seduta di giunta con cui si è richiesto lo stato d’emergenza è stato deliberato lo stanziamento di 46mila euro dal fondo di riserva comunale per effettuare i primi interventi di bonifica e ripristino dei luoghi.

“Da domenica non ci siamo mai fermati – sottolinea il sindaco Castiglione – stiamo lavorando per la sicurezza dei cittadini e per riportare ai suoi splendori il nostro territorio. Ci aspettiamo che le istituzioni sovraordinate rispondano al nostro appello, supportando anche i cittadini che hanno subito danni ai terreni e alle abitazioni”.

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