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Cronaca

Rifiuti: ecco il "censimento" degli impianti, molti sono a Chieti

Delle cinque discariche attive in Abruzzo, tre si trovano nel Chietino, mentre gli impianti per il trattamento dei rifiuti sono due, come le piattaforme ecologiche. In Abruzzo sono attivi solo 15 impianti

Cinque discariche attive su un totale di 12 tra esistenti o approvate e mai realizzate, sei impianti per il trattamento dei rifiuti funzionanti su 14 esistenti o approvati e quattro piattaforme ecologiche attive sulle dieci esistenti o approvate. È questa la situazione impiantistica dei rifiuti in Abruzzo illustrata dal dirigente del servizio Gestione Rifiuti della Regione, Franco Gerardini.

Delle 12 discariche esistenti o approvate  ne funzionano solo cinque, la maggior parte a Chieti e provincia:  Casoni,  Cerratina a Lanciano  e Valle Cena a Cupello; il resto a L'Aquila: Topanico a Magliano dei Marsi e Noce Mattei a Sulmona. Altre tre sono giunte a saturazione e attualmente sono chiuse e sit rovano nell'aquilano. L'unica discarica presente nel Pescarese, quella di Colle Cese a Spoltore, è giunta a saturazione nelle scorse settimane ed è stata chiusa, mentre nessuna discarica è attiva nel Teramano.

Non è migliore la situazione degli impianti per il trattamento dei rifiuti: le strutture in totale sono 14 ma ne funzionano solo sei. Nel Chietino sono quella di Cupello, commissariata dalla Regione tempo fa e ora funzionante e quella di Lanciano, abbiamo poi quella di Ancarano, nel Teramano, e nell'Aquilano quelle di Castel di Sangro, Aielli e Sulmona. Nessun impianto è attivo, invece, in provincia di Pescara.

Anche dal punto di vista delle strutture per il trattamento dei rifiuti, sono numerose le incompiute o le strutture non utilizzate: nel Chietino, il consorzio pubblico avrebbe dovuto realizzare una struttura a Fara Filiorum Petri, ma la pratica non è stata conclusa, nel Teramano l'impianto di Notaresco non è in funzione, mentre quello di San Nicolò a Tordino non è mai stato realizzato, nel Pescarese dovevano essere realizzati due impianti, uno a Manoppello e l'altro a Colle Cese di Spoltore, ma le strutture sono ancora inesistenti. Non è stato mai realizzato neanche l'impianto progettato all'Aquila, mentre la struttura di Sante Marie è andata incendiata ed è attualmente chiusa.

Situazione analoga anche per le piattaforme ecologiche, ovvero i centri per la raccolta differenziata di rifiuti riciclabili. Su un totale di dieci ne sono attive quattro: a Lanciano, Cupello, Aielli e Sulmona. Nel Teramano ve ne sono due ma non funzionano, idem a Pescara.

"Il sistema pubblico è combinato in questo modo - commenta Franco Gerardini all'Ansa - ed è chiaro che i privati fanno quello che vogliono. La responsabilità è dei consorzi, che hanno sempre lavorato male. Se in Abruzzo c'è una crisi impiantistica, infatti, il problema è solo di tipo territoriale-gestionale".

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