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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Pernotta in hotel a Chieti con la 'nuova identità', ma al risveglio trova la polizia ad arrestarlo

Su di lui gravava un ordine di carcerazione per espiazione di una pena residua di un anno. Un albanese di 41 anni incastrato dal sistema di controllo sul web

Un cittadino albanese di 41 anni, gravato da un ordine di carcerazione per espiazione di una pena residua di un anno e 24 giorni di reclusione, è stato arrestato dagli agenti della Squadra Volante della polizia di Chieti, diretti dal vice questore aggiunto Antonello Fratamico.
 
L’uomo, che aveva subito una condanna definitiva di oltre tre anni a Rimini, dopo varie evasioni era stato nuovamente arrestato e la pena da espiare era stata convertita in espulsione con divieto di ritorno prima di dieci anni, pena la riconduzione in carcere per espiare il residuo. Il giovane però aveva tentato di aggirare il sistema cambiando in Albania il proprio cognome con quello materno, creandosi una nuova identità “pulita” con un nuovo passaporto.

La scorsa notte però, aveva deciso di pernottare in un hotel di Chieti dove ha esibito i nuovi documenti. Grazie al sistema “alloggiati web” della Polizia di Stato, però, nel momento in cui l’albergatore ha inserito i dati, alla sala operativa del 113 è scattato l’alert. Nelle banche dati delle forze di polizia italiane la nuova identità era stata già associata alla vecchia grazie ad un precedente foto segnalamento: attraverso alcuni accertamenti informatici si è scoperto che l’uomo era un ricercato. Alle prime ore del mattino la Volante si è presentata in hotel dove lo straniero, stupito ed assonnato, veniva tradotto in carcere.

L’uomo dovrà rispondere anche del reato di ingresso clandestino nel territorio dello stato dopo l’espulsione comminata dal giudice.     
 

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