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Cronaca

Guerra dei taxi: fallisce l'incontro fra i sindaci, Di Primio scrive alla Regione

Alla riunione convocata al Comune di Chieti ha partecipato solo il vice sindaco di San Giovanni Teatino. E il primo cittadino di Chieti rivendica il diritto di lavorare e chiede alla Regione di fare presto con il regolamento per la definizione dell'uso degli stalli

Non accenna a placarsi la “guerra dei taxi”, che tiene banco da anni nel territorio dell’aeroporto d’Abruzzo, a San Giovanni Teatino. Da un lato, i tassisti con la licenza del Comune di Chieti, che rivendicano il diritto di trasportare passeggeri da e per lo scalo abruzzese. Dall’altra, i colleghi pescaresi, che invece non tollerano che arrivino auto bianche da altri comuni. 

La diatriba, fra proteste e richieste, è sfociata spesso anche in episodi di violenza e questa mattina (venerdì 11 dicembre) si è tenuta l’ennesima riunione per tentare di risolvere una questione che si trascina da tempo. 

Il sindaco di Chieti Umberto Di Primio aveva convocato gli omologhi di San Giovanni Teatino e degli altri tre capoluoghi di provincia abruzzesi, ma l’incontro è stato infruttuoso. Intorno al tavolo, oltre al primo cittadino, c’erano l’assessore alle Attività produttive Carla Di Bias e il vice sindaco di San Giovanni Teatino Giorgio Di Clemente. Impegni istituzionali non hanno permesso la partecipazione dei primi cittadino di Pescara, Marco Alessandrini, e di Teramo, Maurizio Brucchi. 

“L’incontro - spiega Di Primio - doveva contribuire alla risoluzione di un problema che si trascina ormai da anni e che vede i rapporti tra i tassisti operanti all’interno dell’aeroporto d’Abruzzo notevolmente deteriorati”. Per cercare la soluzione definitiva, il sindaco di Chieti si è appellato alla Regione e ha inviato una lettera al governatore Luciano D’Alfonso affinché provveda “con urgenza, alla predisposizione del Regolamento per la definizione del corretto utilizzo degli stalli presso l’aerostazione”. 

Di Primio rivendica “il sacrosanto diritto di lavorare”, per i tassisti teatini e quelli di tutti gli altri Comuni abruzzesi. 

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