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Cronaca

Gianni Letta ritira il premio Artigenius: "Il futuro è delle piccole imprese"

Consegnato a Chieti il premio ideato da Confartigianato Abruzzo, a Letta è andata una scultura in pietra bianca della Majella, realizzata dal maestro Tonino Santeusanio

Ospite d'eccezione, insieme a Letta, il presidente nazionale di Confartigianato, Giorgio Merletti. "L’esperienza di Gianni Letta - ha detto il presidente - è un esempio prezioso di impegno politico ed istituzionale svolto con sensibilità, concretezza ed equilibrio al servizio dell’Italia e delle comunità che la compongono. Il Paese ha bisogno di intelligenza politica, di spirito di servizio, di senso delle istituzioni, di capacità di fare sintesi, con saggezza e lungimiranza, dei tanti, diversi interessi che l’Italia esprime. La politica, nel suo significato vero, nobile, utile all’Italia, è quella operosa e discreta del ‘fare’. E’ quella che si occupa di capire i problemi e di trovare le soluzioni più equilibrate per risolverli. Un po' come fanno, ogni giorno, i nostri imprenditori artigiani, silenziosi protagonisti dell’economia reale ai quali, troppo spesso, non è riconosciuto il ruolo svolto nello sviluppo del Paese".

Proprio su questo punto, ha aggiunto Merletti, "chiediamo alla politica il grande cambiamento, una vera e propria rivoluzione culturale. La piccola impresa deve tornare al centro dell’azione politica. Perché il futuro dell’Italia è nelle mani e nella testa degli imprenditori artigiani. Basta con gli annunci e le promesse. Noi – ha sottolineato – crediamo e confidiamo nella politica dei fatti".

“Abbiamo deciso di assegnare il primo premio Artigenius a Gianni Letta – ha affermato il direttore di Confartigianato Abruzzo, Daniele Giangiulli – perché con il suo impegno, la sua sensibilità e la sua passione ha sempre lavorato ricercando l'opera quasi perfetta, con arte, intelligenza e sapienza, riuscendo a rappresentare nel migliore dei modi le istituzioni italiane nel mondo. Caratteristiche e atteggiamenti del tutto simili a quelli che sono alla base del lavoro artigiano, cuore pulsante dell'economia italiana ed abruzzese. Di fatto Gianni Letta è un vero e proprio 'artigiano della politica'”.

Dal canto suo, il presidente di Confartigianato Abruzzo, Luca Di Tecco, si è soffermato sul ruolo dell’associazione, con le sue 8.000 imprese e 3.000 pensionati associati, ed ha ricordato la ‘Vertenza Abruzzo’ sull’artigianato, la mobilitazione per il rincaro dei pedaggi sulle autostrade A24 e A25 e, più in generale, la crisi che ha messo in ginocchio il tessuto economico abruzzese.

“Un aiuto importante alle imprese – ha affermato il presidente regionale – deve arrivare soprattutto dalle istituzioni e dalla nuova classe politica che uscirà dalle prossime elezioni, soprattutto riconoscendo il ruolo vero dell’economia pulsante della nostra regione e della nostra nazione nella micro e piccola impresa. Confartigianato Abruzzo – ha concluso – continuerà ad adoperarsi affinché vengano fatte scelte coraggiose per l’Abruzzo, senza perdere nuove occasioni di sviluppo, restando al fianco delle nostre imprese in un ruolo di primo piano e teso a preservare il nostro tessuto produttivo e il territorio ad esso collegato”.

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