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Cronaca Tricalle

Domenico Sica: la musica dei Queen per l'ultimo saluto

La chiesa del Tricalle questa mattina non riusciva a contenere i tanti che si sono stretti intorno alla famiglia dello sfortunato motociclista di origine campana morto domenica in un incidente a Manoppello. "Veniteci a trovare", l'appello della moglie ai tantissimi amici di "Mimmo"

La chiesa di San Francesco Caracciolo questa mattina (martedì 29 ottobre) era piena di amici e parenti arrivati fin dalla Campania per dare l’ultimo saluto a Domenico Sica, per tutti “Mimmo”, il centauro scomparso domenica (27 ottobre) a 36 anni per le ferite riportate in un incidente a Manoppello.

Il parroco del Tricalle, don Panfilo Argentieri, ha ricordato la bontà di Mimmo, sempre disponibile ad aiutare gli altri, amante della vita e della compagnia. Un’amica del gruppo scout Chieti 4, nella preghiera dei fedeli, ha ricordato “la sua comicità innata”, una simpatia spontanea che faceva sorridere chiunque lo incontrasse.

L’intera città ieri mattina (lunedì 28 ottobre) si è svegliata attonita per la tragica notizia. Mimmo, operaio nato a Caserta, viveva a Chieti da anni e si era fatto ben volere da tutti per la sua disponibilità. Un anno e mezzo fa aveva sposato Chiara Maccione, dipendente all’università D’Annunzio, e in estate è nata la piccola Giorgia.

In tantissimi si sono stretti intorno “alle sue donne”, ai genitori Giuseppina ed Enrico, ai suoceri Giovanni e Renata, a tutta la famiglia. Una bara di legno chiaro portata in spalla dagli amici di sempre arrivati da Santa Maria Capua Vetere, un fascio di rose rosse e tutto intorno sull’altare fiori banchi, per salutare un giovane che per tanti è stato molto più di un semplice conoscente. A ricordarlo, oltre agli amici scout, il gruppo di ragazzi che ogni settimana si radunava con Domenico Sica per una partita a calcetto, i colleghi del terzo anno del corso di laurea in Tecniche di laboratorio biomedico, i colleghi della moglie e persino il rettore Carmine Di Ilio. Tutti i volti solcati dalle lacrime, ognuno con un suo personale ricordo di “Mimmo”.

Il ricordo più bello è quello che la moglie Chiara ha regalato a tutti i presenti, per ringraziarli di aver voluto ricordare lo sfortunato operaio. A fine celebrazione è salita sul pulpito con coraggio: “Una persona cara – ha detto – mi ha detto che non devo chiedermi perché, ma pensare a mia figlia e farle ricordare il padre con i miei occhi. Lo farò anche attraverso i vostri. Da oggi le porte di casa sono aperte, veniteci a trovare, vi prego”. E ai genitori del marito ha ricordato il carattere positivo di Mimmo: “Lui vi direbbe che non avete perso un figlio, ne avete guadagnata una”.

Poi un applauso scrosciante, fatto parola nell’omelia da don Panfilo: “Porteremo sempre nella vita il suo sorriso, la sua bontà, la sua serenità. Mimmo cambia, ma resta con l’affetto, con la sua vicinanza”. Una cerimonia commovente chiusa con una canzone dei Queen, “Love of my life”, che al giovane motociclista piaceva tanto.

Sul fronte delle indagini, lo studente 19enne di Manoppello che guidava la Mazda3 su cui è impattata la Honda di Domenico Sica, è indagato per omicidio colposo, un atto dovuto. I carabinieri di Popoli indagano per accertare la dinamica dell’incidente. 

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