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Cronaca

Falsi contratti di telefonia, denunciati madre e figlio

Madre e figlio, entrambi originari di Chieti, denunciati dalla Polizia per i reati di truffa aggravata e sostituzione di persona. La coppia cambiava spesso abitazione, spostandosi nei vari Comuni della provincia per brevi periodi, senza pagare l'affitto

Due persone, madre e figlio entrambi originari di Chieti, sono state denunciate dalla Polizia di Stato della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Chieti  per i reati di truffa aggravata e sostituzione di persona.

Le indagini sono partite qualche mese fa da una denuncia querela presentata al commissariato di Lanciano nella quale una persona asseriva di aver ricevuto richieste di pagamento di migliaia di euro da parte di una società di recupero crediti che operava per conto di una nota compagnia di telefonia, per contratti però mai sottoscritti. 

La Polizia Giudiziaria, dopo vari accertamenti presso gli Uffici Anagrafe dei Comuni di Chieti, Lanciano e di altri paesi della provincia, oltre che sulle utenze di telefonia mobile, è riuscita a risalire alla “presunta” identità dei soggetti che, rubando l’identità del malcapitato di turno, avevano attivato i contratti fraudolenti.

Madre e figlio, come testimoniato da una serie di persone che avevano avuto contatti con loro, transitavano in alcuni Comuni della provincia per brevi periodi, prendendo abitazioni in affitto senza onorare i pagamenti, per poi spostarsi alla volta di altre destinazioni, alla ricerca di nuovi individui da truffare. 

La polizia li ha rintracciati e denunciati in un piccolo comune dell’aquilano.
 

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