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Cronaca

Finge di volerla aiutare a vendere l'auto ma è una scusa per estorcerle denaro: arrestato 39enne teatino

Ieri si sono dati appuntamento in piazza San Giustino, la vittima ha denunciato tutto alla polizia che è riuscita ad arrestare in fragranza l'uomo, finito agli arresti domiciliari

Nella serata di ieri personale della Squadra Mobile ha tratto in arresto un 39enne teatino residente a Chieti nella flagranza del reato di estorsione e truffa commessi in danno di una signora di 70 anni residente a Pescara.

L’arresto è scattato dopo la denuncia sporta ieri pomeriggio presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico teatino.

Tutto ha origine nel settembre 2018 quando la vittima aveva ceduto ad un sedicente procacciatore d’affari, suo conoscente, la propria autovettura dandogli l’incarico di venderla con “procura”. Da quel momento la donna non aveva più avuto notizie della sua auto motivo per cui aveva denunciato il procacciatore per appropriazione indebita, ottenendo un decreto di sequestro del mezzo dal gip del tribunale di Pescara. Provvedimento rimasto ineseguito per irreperibilità del mezzo.

Dallo scorso aprile la vittima iniziava a ricevere una serie di richieste di denaro via sms e social network da un’utenza a lei sconosciuta. In questi messaggi l’estorsore, oltre ad inviarle fotografie della sua autovettura, convinceva la vittima a fare due versamenti su una postepay al fine di ottenere informazioni sul luogo in cui poter rinvenire mezzo in questione. 

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Nel pomeriggio di ieri, dopo l’ennesima richiesta estorsiva, la vittima si è rivolta alla polizia presentando la denuncia: da qui l’attivazione di un dispositivo finalizzato a cogliere
nella flagranza del reato l’estorsore che aveva un appuntamento con la vittima in piazza San Giustino nel tardo pomeriggio. Una volta avvenuto lo scambio denaro/chiave dell’autovettura (risultata fasulla) sono scattate le manette ai polsi del 39enne teatino, figlio di colui che si era appropriato indebitamente dell’auto della 70enne pescarese. M.D.M. è stato posto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione a Chieti.

L’auto della donna è stata finalmente rinvenuta subito dopo l'arresto: una volta dissequestrata ritornerà dalla proprietaria.

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