rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Atessa

Le mascherine in uso alla Sevel di nuovo nell'occhio del ciclone: esposto in procura di Usb

Il sindacato ritiene che i dispositivi non proteggano a sufficienza e chiede di sostituirli in attesa che i magistrati facciano le loro verifiche

Le mascherine consegnate ai dipendenti della Sevel dal gruppo Fca sono idonee a proteggerli dal rischio contagio? È quanto si chiede l'Unione sindacale di base, che ha presentato un esposto alla procura della Repubblica di Lanciano, alla prefettura di Chieti e al servizio di Prevenzione e protezione degli ambienti di lavoro della Asl, per chiedere di verificarne con urgenza la conformità, la qualità e gli effetti dell'utilizzo sulla salute dei lavoratori. Inoltre, la Usb chiede di sostituire le mascherine con altre, ritenute più idonee, in attesa dell'esito dell'esposto. 

Nel documento firmato dal coordinatore provinciale Fabio Cocco, si fa riferimento alla puntata della trasmissione Omnibus di La7, andata in onda lo scorso 15 ottobre, nel corso della quale "il senatore Gianluigi Paragone ha affermato che le mascherine prodotte da Fca e distribuite nelle scuole italiane non sono di tipo chirurgico, mettendo quindi in discussione l’efficacia del prodotto. Presente, in collegamento esterno - si legge nell'esposto - il presidente della sesta commissione finanze della Camera dei Deputati, l’onorevole Luigi Marattin, il quale ha risposto al senatore Paragone in maniera non esaustiva, affermando di non essere informato sulla questione. L’pnorevole Marattin ha comunque asserito: 'A me (le istituzioni?) interessa soltanto sapere che siano omologate', come dire 'poco importa se non proteggono realmente dal contagio, quel che conta è una qualunque certificazione'".

Anche altre trasmissioni televisive hanno sollevato dubbi sull'efficacia delle mascherine, come nel caso della puntata di Striscia la notizia, andata in onda su Canale 5 il 9 dicembre quando, si ricostruisce ancora nellìesposto, i dispositivi prodotti in due lotti diversi, "hanno rivelato una capacità di filtrazione rispettivamente del 67% e del 77%, decisamente inferiore quindi al 95% previsto per legge. Anche il coefficiente di respirabilità è risultato anomalo con un valore di 52,6 Pa/cm2, dato che per legge deve essere inferiore a 40 Pa/cm2".

Lo scorso 18 maggio, l'Usb aveva inviato una richiesta d'intervento urgente non solo a procura, prefettura e Asl, ma anche all'ispettorato del lavoro e ai carabinieri del Nas, per chiedere di controllare se le mascherine fossero a norma. A settembre, anche i sindacati firmatari del contratto collettivo Fca "avevano segnalato una serie di problematiche riscontrate dai lavoratori di Mirafiori, da problem respiratori, allergie irritazioni della pelle, perdita di pelucchi, problem di vomito ed altro".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Le mascherine in uso alla Sevel di nuovo nell'occhio del ciclone: esposto in procura di Usb

ChietiToday è in caricamento