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Cronaca

Esplosione stabilimento pirotecnico a Città Sant'Angelo: interrogazione urgente di Castaldi

La pirotecnica di Città Sant’Angelo era classificata negli stabilimenti a rischio di causare incidenti rilevanti? Il senatore Castaldi(M5S) chiede un chiarimento urgente al ministro Orlando

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ChietiToday

La tragedia  consumatasi oggi a Città Sant’Angelo con l’esplosione della fabbrica pirotecnica impone due cose:il rispetto per le vittime ed i feriti, per chi ha subito danni. E il dovere per un politico di interrogarsi, anche per cercare di evitare che tragedie come quella di oggi si ripetano. Come ha rilevato l'associazione dei consumatori  Codacons ,dal 1998 si sono registrati in Italia 14 esplosioni all'interno di fabbriche di fuochi d'artificio, con 42 vittime accertate, escluso  il decesso provocato dall’ incidente di oggi.

Per questo ho sentito il dovere di chiedere,unitamente ad altri senatori del  M5S, al competente Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con una interrogazione orale con carattere di urgenza ex art.151 del regolamento(risposta e discussione in aula) alcune cose.

 Partendo dal presupposto che nell’ Inventario Nazionale degli Stabilimenti suscettibili di causare di incidenti rilevanti ai sensi dell’articolo 15, comma 4 , di cui Decreto  Legislativo  17  agosto  1999  n.  334,aggiornato a Giugno 2013 nella parte relativa alla Regione Abruzzo, figura in elenco, con codice Ministero NO032,in località Città Sant’Angelo uno stabilimento la cui ragione sociale viene classificata come pirotecnica chiediamo di sapere:

-se lo stabilimento, la cui ragione sociale viene individuata come pirotecnica di cui all’Inventario Nazionale degli Stabilimenti suscettibili di causare di incidenti rilevanti ai sensi dell’articolo 15-comma 4  di cui D.L.  17  agosto  1999  n.  334  “Attuazione  della  direttiva 96/82/CE  relativa  al  controllo  dei  pericoli  di  incendi  rilevanti  connessi  con determinate sostanze pericolose” e successive modifiche ed integrazioni, sia quello nel quale si è verificata la esplosione odierna;

-in caso affermativo,  quali siano  i dati inseriti nella banca dati sugli esiti  di  valutazione dei  rapporti  di  sicurezza  e  dei  sistemi  di  gestione della sicurezza previsti dall’articolo 15, comma 4  di cui D. L.  17  agosto  1999  n.  334  “Attuazione  della  direttiva 96/82/CE  relativa  al  controllo  dei  pericoli  di  incendi  rilevanti  connessi  con determinate sostanze pericolose” e successive modifiche ed integrazioni;

-se intenda il Ministro interrogato adottare le opportune iniziative, nell'ambito delle proprie competenze, al fine di  verificare il rispetto del Piano di emergenza interno previsto dall’articolo 11 del richiamato  D.L.  17  agosto  1999  n.  334  e di quanto sancito dall’articolo 5-bis dello stesso decreto:“Nelle zone interessate dagli stabilimenti di cui all'articolo 2, comma 1, gli enti territoriali tengono conto, nell'elaborazione degli strumenti di pianificazione  dell'assetto  del  territorio,  della  necessità  di  prevedere  e mantenere opportune distanze tra gli stabilimenti e le zone residenziali, gli  edifici  e  le  zone  frequentate  dal  pubblico,  le  vie  di  trasporto principali, le aree ricreative e le aree di particolare interesse naturale o particolarmente  sensibili  dal  punto  di  vista  naturale,  nonché  tra  gli stabilimenti e gli istituti, i luoghi e le aree tutelati ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.",  considerato i danni ambientali e geofisici al momento solo visivamente accertabili.

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