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Cronaca Francavilla al Mare

Emergenza erosione su tutta la costa: nasce l'unità di crisi

E' emergenza erosione in provincia di Chieti, la più grave in Abruzzo, nel tratto di costa che va da Francavilla al Mare a Vasto. Alcuni stabilimenti balnerari rischiano di scomparire e rischia anche di venir meno la realizzazione della pista ciclabile lungo la Costa dei Trabocchi. L'Unità di crisi della Provincia dovrà individuare le zone a rischio

Allarme erosione su tutta la costa teatina, da Francavilla a Vasto, con punte di maggiore criticità a San Vito, Rocca San Giovanni, Francavilla al Mare, Fossacesia e Torino di Sangro. Si tratta della più grave in Abruzzo, per questo il Presidente della Provincia di Chieti ha convocato tutti i Sindaci dei Comuni interessati decidendo di intervenire intervenire immediatamente costituendo una Unità di crisi.

Compito di questa, composta dagli addetti e responsabili gli Uffici Tecnici dei Comuni e della Provincia, sarà individuare le zone erose e quelle a rischio erosione, realizzando una sorta di mappatura che verrà sottoposta alla Regione per gli interventi.

I problemi di erosione stanno interessando anche l’ex tracciato ferroviario, che dal prossimo 4 febbraio verrà ceduto in comodato d’uso alla Provincia, sul quale dovrà sorgere la pista ciclabile nell’ambito del progetto Via Verde Costa dei Trabocchi.

"Ormai si registra una vera e propria emergenza erosione nella nostra provincia  – dice il Presidente Enrico Di Giuseppantonio  - Ci sono arenili che a causa delle mareggiate stanno scomparendo e dunque imprese balneari che già dalla prossima stagione registreranno un calo delle presenze turistiche e dunque dell’attività economica. Ma preoccupa anche il fenomeno erosivo che sta aggredendo alcuni punti dell’ex tracciato ferroviario  sul quale vogliamo costruire la pista ciclabile. Se non si interviene tempestivamente ci sarà il rischio concreto che il fenomeno possa compromettere la unitarietà del percorso e la realizzazione organica del progetto. Alla Regione chiederemo di mettere a disposizione una parte dei fondi Fas ma è evidente che ci sarà bisogno anche di ulteriori interventi finanziari e ognuno dovrà fare la propria parte nel reperire i fondi necessari: non possiamo permettere che anche l’industria turistica subisca contraccolpi occupazionali e produttivi"

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