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Cronaca

Elettrodotto Villanova-Gissi, ora Terna chiede i risarcimenti per gli accessi impediti

Il Forum Abruzzese dei Movimenti per l'Acqua replica: "Terna è il classico gigante con i piedi d'argilla". Intanto a Chieti prosegue ormai da circa due settimane il presidio permanente di alcuni attivisti lungo corso Marrucino

Terna ha avviato un'azione risarcitoria nei confronti dei proprietari dei terreni interessati dal passaggio delll'elettrodotto Villanova Gissi che hanno impedito l'accesso ai fondi. Per il gruppo, "l'impedimento dell'attività di asservimento definita dalla legge è da considerarsi illegittimo e il ritardo dell'opera provoca danni a Terna e al sistema elettrico di cui è garante". Ma il Forum Abruzzese dei Movimenti per l'Acqua replica: "Terna è il classico gigante con i piedi d'argilla - dicono gli ambientalisti - Se la prende con i semplici cittadini nascondendosi dietro un'autorizzazione piena di criticità procedurali invece di rispondere dettagliatamente delle decine di problematiche sollevate e dettagliatamente descritte da associazioni, comitati e singoli cittadini e ormai anche da diversi enti pubblici".

Intanto a Chieti prosegue ormai da circa due settimane il presidio permanente di alcuni attivisti davanti alla prefettura, lungo corso Marrucino. C'è chi trascorre anche la notte lì, dormendo nel sacco a pelo: i manifestanti non andranno via fino a che non avranno risposte certe.

"Crediamo che l'incapacità di reagire a questo progetto sia ormai il punto più basso raggiunto dalla politica abruzzese - spiegano gli attivisti - che è sostanzialmente inutile come lo è questo elettrodotto che non riesce a bloccare".
 

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