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Cronaca

Elettrodotto, continua il presidio lungo corso Marrucino

Il Coordinamento No Elettrodotto continua a evidenziare le intemperanze e chiede la sospensione dei lavori. Anche domenica Terna Rete Italia ha continuato a lavorare per realizzare il sostegno a un traliccio nel comune di Filetto, un un'area franosa

"Non ci schioderemo da sotto il Palazzo del Governo di Chieti fino a quando non vedremo l’ordinanza di sospensione del lavori ed avremo contezza dell’apertura di tutti i procedimenti diretti e consequenziali nei confronti di tutti i dirigenti e funzionari pubblici che per negligenza, omissione o dolo hanno permesso e continuano a permettere quanto sta accadendo”. Parola di Antonio Di Pasquale, portavoce dei manifestanti che dal 18 settembre stazionano giorno e notte sotto i portici di corso Marrucino per protestare contro gli espropri Terna per il completamento dell’elettrodotto Villanova-Gissi.
 

Il Coordinamento No Elettrodotto continua a evidenziare le intemperanze e chiede la sospensione dei lavori. Anche ieri, domenica, Terna ha continuato a lavorare per realizzare il sostegno a un traliccio (foto) nel comune di Filetto, in località Colle Sciare, su un versante che il vigente PAI classifica come Frana di genesi complessa. “Un lavoro che- afferma Di Pasquale - così come tanti altri, non poteva neanche essere iniziato”. Secondo la relazione geologica, “le aree di progetto ricadrebbero all’interno di una paleo frana”, inoltre “il sostegno n. 70 insiste su un’area delimitata a monte da una contropendenza attiva”.

Sit-in no elettrodotto Prefettura 18 settembre 2015

“Le indagini geologiche, geotecniche e idrogeologiche non risultano completate – continua Di Pasquale - pertanto non è possibile verificare le soluzioni tecniche adottate per evitare qualsiasi squilibrio dell’assetto idrogeologico negli ambiti interessati. Il Presidente della Giunta Regionale, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare senza alcun fondato motivo, a fronte delle gravi acclarate inottemperanze continuano a non emettere la dovuta e necessaria ordinanza di sospensione dei lavori.

A questo punto – conclude - ci si chiede chi è peggiore: Terna Rete Italia che per mero interesse personale viola leggi, diritti ed atto di autorizzazione o tutti gli enti pubblici che a dovrebbero applicare la legge e farla rispettare ma non lo fanno?. Iniziamo ad essere un pò stanchi pertanto, cortesemente, ci fate sapere quando dobbiamo ancora attendere il blocco dell'intera opera e la nomina di una Commissione d'inchiesta Interministeriale?"

Lanciano: no al'elettrodotto / foto Zona Ventidue

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