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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Droga sul gommone dall'Albania: disarticolata organizzazione criminale, arresti anche in Abruzzo

43 misure cautelari nella notte, fermati in autostrada a Vasto anche due corrieri italiani mentre trasportavano 13 chili di stupefacente destinato alla costa abruzzese

43 arresti in Albania e in Italia la scorsa notte nell’ambito dell’operazione Shefi, condotta dalla Procura Distrettuale Antimafia di Bari: le misure cautelari sono state prese nei confronti di 43 persone responsabili, a vario titolo, del reato di traffico internazionale di ingentissimi quantitativi di sostanze stupefacenti e sono il risultato di complesse e articolate indagini effettuate dal Centro Operativo D.I.A. di Bari, tra maggio 2016 e gennaio 2017, che hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di soggetti, sia italiani che di etnia albanese, appartenenti a due potenti e distinte organizzazioni criminali, operanti a Bari e provincia, con ramificazioni, anche in Abruzzo oltre che in Albania, in Sicilia, Campania, Calabria.

Le indagini hanno consentito di accertare che entrambe le organizzazioni criminali avevano una comunanza di interessi in Italia con organizzazioni delinquenziali pugliesi deputate a compiti logistici ed in Albania con organizzazioni criminali di quello Stato deputate alla produzione, al confezionamento, allo smistamento ed al trasferimento dello stupefacente sull’asse Albania-Puglia-Territorio Nazionale.

Nel complesso sono stati sequestrati oltre 2300 chilogrammi di droga tra marijuana, cocaina ed eroina sottraendo alle associazioni criminali proventi stimati in oltre 15 milioni di euro per un totale di circa 7 milioni di dosi singole ricavabili dallo spaccio al dettaglio.

Gli investigatori della D.I.A., relativamente agli ingentissimi quantitativi di sostanza stupefacente, hanno monitorato l’approvvigionamento sempre avvenuto in Albania, il trasporto internazionale sempre avvenuto “via mare” utilizzando natanti appositamente equipaggiati sull’asse “Albania-Puglia”, lo sbarco sempre avvenuto in stretta sinergia con le organizzazioni criminali pugliesi, i depositi ubicati a Bari e provincia, il trasporto sull’asse “Puglia-territorio nazionale” effettuato “via terra” da corrieri italiani con “veicoli staffetta”, i destinatari identificati in soggetti domiciliati, oltre che in Puglia, in Sicilia, Campania, Calabria e Abruzzo. 

La D.I.A, nel quartiere Carrassi della città di Bari dove è stato localizzato un deposito per lo stoccaggio dello stupefacente, ha individuato un cittadino albanese, considerato al vertice di una delle due organizzazioni criminali, in grado di avvalersi di pluripregiudicati italiani, alcuni dei quali condannati per associazione di tipo mafioso, impiegati quali custodi e corrieri “all’ingrosso” dello stesso stupefacente proveniente dall’Albania.

Le complesse indagini, effettuate con intercettazioni telefoniche, ambientali, video-riprese e servizi di osservazione pedinamento e controllo, hanno permesso, tra l’altro, di arrestare “in mare” a Polignano due scafisti provenienti dall’Albania con oltre una tonnellata di stupefacente, fermare a Bari Carrassi un corriere italiano con un furgone carico di oltre mille chili di marijuana sbarcata poco prima a Torre a Mare dall’Albania, intercettare in autostrada a Grottaminarda ed a Vasto due corrieri italiani mentre trasportavano 13 chili di stupefacente destinato a Salerno ed a Tortoreto (Te), arrestare due corrieri albanesi con 8 chili di stupefacente a Scicli (Rg) dopo essere scesi da un autobus proveniente da Bari, individuare un altro deposito a Mola di Bari all’interno del quale sono stati sequestrati oltre cinquanta chili di droga, compreso un panetto di cocaina purissima.

I provvedimenti cautelari - nei confronti di 20 italiani, 21 albanesi e 2 rumeni sono stati eseguiti in Albania (in esecuzione di un mandato d’arresto internazionale) e nelle province di Bari, Bat, Brindisi, Potenza, Bologna, Salerno, Ragusa e Teramo.  
 

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