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Cronaca

Wwf: "I fiumi in Abruzzo sono un disastro", nel chietino peggiora il Sangro

In provincia di Chieti gravissimo lo stato di inquinamento dei fiumi minori dell'area ortonese, lancianese e vastese. Solo 2 stazioni sul Fiume Trigno hanno mostrato segni di miglioramento

''I fiumi abruzzesi fanno un ulteriore passo verso il disastro allontanandosi dagli obiettivi di qualità fissati dalla commissione europea''. Luciano Di Tizio e Augusto De Sanctis del Wwf Abruzzo presentano il 'Dossier fiumi 2013' e, alla luce dei dati Arta, invocano l'intervento delle autorità.

Il 68% delle stazioni di campionamento infatti, rientra nelle classi pessimo, scadente o sufficiente. Ben nove corsi d'acqua in Abruzzo si classificano come pessimi: Feltrino e 'Arielli in provincia di Chieti; Calvano, Cerrano, Piomba e  Vibrata in quella di Teramo; Turano, Imele e Fosso La Raffia in provincia dell'Aquila.

I due corsi principali, il Sangro e l'Aterno-Pescara, dal 2009 al 2011 sono peggiorati rispettivamente da buono a sufficiente e scadente e da sufficiente a scadente.

IN PROVINCIA DI CHIETI I "casi disperati" secondo il dossier sono il Feltrino e l'Arielli.

In provincia di Chieti il 74% delle stazioni di rilevamento è risultato al di sotto della classe “buono”, necessaria per rispettare gli obiettivi comunitari del 2015. Qui la situazione è in netto peggioramento rispetto al 2009 con il declassamento di 12 delle 31 stazioni in cui è possibile fare un confronto.

Solo 2 stazioni sul Fiume Trigno hanno mostrato segni di miglioramento (da “sufficiente” a “buono”) ma anche lì permangono situazioni di criticità nel basso corso.

Nel 2012 la situazione appare essere di nuovo aggravata: colpisce il peggioramento su ampia scala del Sangro e dell'Osento, permane il gravissimo stato di inquinamento dei fiumi minori dell'area ortonese, lancianese e vastese (Feltrino, Buonanotte, Arielli, Moro), nonostante si tratti di aree di elevato valore turistico ed interesse economico.

Problematica anche la situazione di alcuni corsi d'acqua del versante orientale della Majella, come il Verde e l'Avello, che mostrano segni di alterazione.

INTERVENGA LA COMMISSIONE EUROPEA "La situazione dei fiumi è ormai un'emergenza che si fonda sui problemi connessi alla mancata depurazione degli scarichi e sull'eccessiva captazione delle acqua per scopi irrigui, idroelettrici e industriali ed evIdenzia il fallimento di un'intera classe dirigente" commmentano De Sanctis e Di Tizio "È sorprendente che in tale contesto la Giunta Regionale nel 2010 abbia varato un Piano di Tutela delle Acque dai contenuti del tutto inaccettabili sia per le norme palesemente dilatorie per il raggiungimento della stato di qualità 'buono', per molti fiumi rinadato al 2027!".


Perciò il Wwf ha deciso di chiedere un intervento alla Commissione Europea affinché persegua l'Italia per la situazione dei fiumi abruzzesi. "Dopo aver inviato già un esposto sulla situazione economica-finanziaria delle aziende di gestione delle acque a tutte le procure, verrà inviato alla Magistratura un esposto specifico allegando il  dossier sui fiumi 2013 affinché si valutino le eventuali responsabilità delle diverse situazioni specifiche".

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