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Cronaca

Il regolamento funziona: a Chieti nessun ferito per i botti di fine anno

Nessun ferito al pronto soccorso nell’ultima settimana del 2013. Soddisfatto il consigliere Di Paolo. Non è stato possibile invece impedire la vendita di petardi sul territorio comunale. Cittadini amareggiati per il mancato Capodanno in piazza

Il regolamento per il divieto di utilizzo di petardi e botti a Chieti ha prodotto i primi bei risultati: per la prima volta nell’ultima settimana dell’anno non ci sono stati feriti al Pronto Soccorso.

E’ il consigliere comunale Marco Di Paolo, promotore del regolamento, che ricordiamo essere il primo in Italia a disciplinare anche la vendita itinerante dei fuochi, a commentare la notizia: “Già questo risultato – ha dichiarato - basterebbe a testimoniare la bontà del provvedimento adottato dal Comune. A questo si aggiunge anche il dato relativo al fatto che, oggettivamente, quest’anno i festeggiamenti per San Silvestro a Chieti sono stati caratterizzati da un uso minore di botti almeno rispetto allo scorso anno”.

Sebbene si siano sentiti eccome diversi spari, i cittadini hanno risposto abbastanza bene rispettando quanto stabilito dal nuovo regolamento del Comune. Non è stato possibile, invece, impedire la vendita di petardi e altri giochi pirotecnici dal momento che alcune bancarelle erano già state autorizzate prima dell’approvazione del regolamento: tale restrizione sarà effettiva per il prossimo Capodanno.

Certo, qualche polemica legata al Capodanno c'è stata in città: più che per il divieto di botti, i cittadini sono amareggiati dal fatto che, ormai da oltre dieci anni, non si organizza nulla in piazza la sera di San Silvestro per chi - la maggior parte dei teatini - resta in città.

“Il regolamento – ha aggiunto Di Paolo - non ha la pretesa di convincere i cittadini a non comprare e/o non sparare fuochi artificiali, ma serve principalmente come strumento di sensibilizzazione, specie tra i più giovani, sulla pericolosità dei fuochi esplodenti, soprattutto se illegali”. Di Paolo ha anche pagato personalmente la macchina con altoparlanti che martedì 31 girava in città  per ricordare a tutti il divieto di esplodere botti.  

In provincia di Chieti si contano al momento tre feriti da botti.

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