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Cronaca

Discarica Bussi: Tar boccia il Ministero sull'annullamento dell'appalto

Accolti i ricorsi di Regione Abruzzo, Arta, Comune di Bussi sul Tirino e della ditta aggiudicatrice. Il Wwf: "Il dato ultimo è sempre lo stesso, passano gli anni e la bonifica non è stata fatta"

I giudici del Tar del Lazio hanno dichiarato illegittimo l'annullamento di ufficio con cui il Ministero dell'ambiente aveva azzerato la gara di appalto sull'area delle discariche abusive di Bussi. Sono stati quindi accolti i ricorsi di Regione Abruzzo, Arta, Comune di Bussi sul Tirino e della ditta aggiudicatrice dell’appalto. Lo Stato è stato condannato a pagare 15mila euro di spese di lite. 

“La bocciatura del Tar – commenta il Wwf tramite la delegata l’Abruzzo Filomena Ricci - rappresenta l’ennesimo colpo di scena di una vicenda che si trascina ormai da oltre 13 anni, quando furono rinvenute varie discariche abusive a partire dalla prima nei pressi della confluenza dei fiumi Tirino e Pescara”.

Per il Wwf la situazione di contrasto tra il Ministero, da una parte, e la Regione Abruzzo e il Comune di Bussi, dall’altra, non rende sicuramente più facile la bonifica. “Ora si torna al punto di partenza – osserva - con l’aggiudicazione della gara che torna valida, sempre che non intervengano ulteriori sviluppi nella battaglia legale. Il dato di fondo rimane però sempre lo stesso: le discariche furono scoperte nel 2007, il sito di bonifica di interesse nazionale è stato istituito nel 2008, dal 2007 al 2018 vi è stata anche una gestione commissariale per l’area. Ma la bonifica ancora non è stata fatta!”. 
 

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