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Cronaca

Uccise il musicista Fausto Di Marco: dimezzata in appello la pena a Cipressi

I giudici lo hanno condannato a 16 anni, riconoscendo le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti contestate, accogliendo la tesi del difensore di Cipressi, Giancarlo De Marco. In primo grado erano stati stabiliti 30 anni di reclusione

Emanuele Cipressi dovrà scontare 16 anni per l'omicidio di Fausto Di Marco, avvenuto la notte del 9 ottobre di due anni fa. Così, la corte d'Appello d'Assise dell'Aquila ha ridotto la pena a trent'anni stabilita dalla sentenza di primo grado, arrivata con rito abbreviato

I giudici hanno riconosciuto le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti contestate, accogliendo la tesi del difensore di Cipressi, Giancarlo De Marco. Di fatto, la pena è stata quasi dimezzata. 

Di Marco venne ucciso la notte del 9 ottobre, intorno alle 4.30 del mattino, davanti a un negozio di kebab, in via Pescara, nella zona universitaria della città. Secondo quanto ricostruito nei processi, fra il musicista 40enne e il giovane 24enne condannato per il suo omicidio, iniziò una discussione futile, accesa dagli alcolici che entrambi avevano bevuto nel corso della serata in un circolo privato lì vicino. All'improvviso, a Cipressi arrivò un bicchiere che lo colpì di striscio: tanto bastò a scatenare la sua furia omicida. Prese una bottiglia di vetro, la ruppe e impugnò il coccio come un'arma, con la quale colpì alla gola Fausto Di Marco. 

L'omicidio sconvolse l'intera città: in tantissimi affollarono la piazza antistante la cattedrale il giorno del funerale della vittima, molto nota in città soprattutto per la sua attività di musicista. 

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