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Cronaca

Diritto alla casa: continua il "digiuno di solidarietà"

Protesta promossa dal Mia Casa d'Abruzzo: in provincia di Chieti sono 35.000 le famiglie non proprietarie di un'abitazione

Gli inquilini pubblici e privati e gli assegnatari Ater della provincia di Chieti hanno iniziato un “digiuno a rotazione” nell’ambito del “mese di solidarietà e di lotta per il diritto alla casa”, promosso dal Mia Casa d'Abruzzo. Da 24 giorni  la protesta va avanti su tutto il territorio regionale.

“In provincia di Chieti – spiega l’ex parlamentare Pio Rapagnà -  su un totale regionale di 127.000,  ci sono circa 35.000 famiglie che non sono proprietarie della loro abitazione e che vivendo in case in affitto, sono costrette a pagare canoni mensili che hanno un peso molto rilevante rispetto alle loro attuali condizioni economiche.

Gli altissimi canoni di locazione negli appartamenti privati stanno sconvolgendo la vita di tante famiglie che, in tanti anni di sacrifici, non hanno avuto la possibilità e la opportunità di accedere alla proprietà la loro prima casa”.

Gli assegnatari degli alloggi pubblici di proprietà dell’Ater e dei Comuni della provincia di Chieti, in unione con tutti gli Inquilini della Regione Abruzzo, chiedono al Consiglio regionale l'approvazione di una “Legge Quadro” per consentire un effettivo accesso al diritto alla casa, attraverso il ripristino del "riscatto graduale e sociale" degli alloggi realizzati sia con il contributo Gescal versato dai lavoratori dipendenti e sia con gli introiti dei canoni di locazione regolarmente pagati da migliaia di famiglie.

Gli inquilini aderenti alle iniziative di sensibilizzazione e di solidarietà promosse dal Mia Casa d'Abruzzo, chiedono, insieme alle famiglie dell'Aquila colpite dal terremoto del 6 aprile 2009 e ancora sfollate,  anche la messa in sicurezza antisismica e idrogeologica delle loro abitazioni, realizzate in diverse zone a rischio dei principali quartieri popolari di Chieti, Francavilla, Ortona, Lanciano, Vasto, San Salvo e Guardiagrele.  

“Nella Provincia di Chieti e nei Comuni ad alta densità della edilizia abitativa – chiude Rapagnà -  possono essere recuperati e resi disponibili nel giro di pochi mesi circa 3.500 alloggi tra pubblici e privati, nel mentre va attuato un piano di  ristrutturazione e riqualificazione" dei 1.475 alloggi degradati e malsani di proprietà dell’Ater, dei Comuni, dei Consorzi e delle Cooperative di abitazione”.

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