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Cronaca

Nel video a Rete 8 Di Santo annuncia l'attentato al tribunale di Chieti

Il filmato recapitato all'emittente mercoledì 16 è stato girato una settimana prima, alla vigilia dell'incendio al palazzo di giustizia. Il bombarolo descrive i suoi piani: lo hanno fermato prima che attaccasse le carceri

“Fra tre giorni divulgo altrove se voi non agirete”. Inizia con un cartello con queste parole il video che Roberto Di Santo ha portato in bicicletta a Rete 8 nella giornata di mercoledì (16 gennaio), poche ore prima di dare fuoco alla ex casa famiglia del gruppo Angelini. L’emittente lo ha trasmesso nel pomeriggio di oggi (venerdì 18 gennaio), poche ore dopo il fermo del presunto bombarolo.

Il video indirizzato all’emittente televisiva è stato girato il 9 gennaio, la vigilia dell’attentato al tribunale di Chieti. Un’azione già progettata da Di Santo, che all’obiettivo della videocamera, nella semioscurità, promette: “Il prossimo lo farò al palazzo di giustizia di Chieti, per chiedere ancora giustizia. Ogni fuoco che vedrete farò sempre qualcosa di più grande e ci sarà sempre una voce che grida giustizia”. Mentre pronuncia queste parole sotto il suo volto compare una didascalia con una promessa: “Alzo il tiro”.

Quanto all’incendio di un’automobile a Cepagatti, Di Santo pare quasi pentito: “La sera che ho iniziato non ho avuto il coraggio – dice e ammette di aver voluto preservare “le vetture di qualche poveraccio che magari non ha l’assicurazione”.  Non vuole fare del male a nessuno, vuole solo farsi ascoltare.

Nel filmato il 58enne appare molto deciso: guarda oltre, sicuro che non lo prenderanno. “Dopo palazzo di giustizia – dice riferendosi all’attentato che avrebbe compiuto il giorno dopo – lì non mi creo scrupoli. Non so se a Chieti a Madonna del Freddo, a Pescara a San Donato o a Sulmona, ma farò qualcosa di eclatante vicino a qualche carcere”. Ce l’ha con il “sistema giudiziario”, che ha inventato “le galere per far rispettare la legge e lì dentro la legge non si rispetta. Cosa vuole insegnare la legge a questa maniera?”.

Se la prende con la magistratura, con chi l’ha licenziato, con le ingiustizie subite “dai poveracci”, dice. Ma nel suo sfogo ha un piano ben preciso: “Per sapere come invertire le sorti giuridiche – spiega – basta leggere il mio libro”.

“Potete andare al chioschetto alla Madonna degli Angeli – invita - ai miei amici prima di partire ho dato tutti i miei scritti, oppure questi sanno a chi li ho dati: mi raccomando perché l’informazione è molto importante. Se Rete 8 non avrà fatto il suo dovere non so se li faranno stare ancora nell’etere e nell’informazione”. E il filmato si chiude con una massima a tratti inquietante: “Prossimamente tutti verranno ripagati per il loro comportamento”.

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