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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Crisi idrica, Di Primio: "L'Aca è solo un carrozzone politico"

Per il sindaco di Chieti il vero problema è la mancata erogazione idrica fornita dall'Azienda alla città negli ultimi anni. Ieri, dopo la protesta, il ripristino delle condizioni minime di approvvigionamento allo Scalo. Si chiede un tavolo con tutti i Comuni

“L’Aca è un carrozzone politico il cui consiglio di amministrazione si regge in piedi per inerzia. Un carrozzone dove vi è una spartizione indegna di poltrone, occupate da amministratori a cui non interessa nulla né dei bisogni dei cittadini, né del territorio”. Dichiarazioni avvelenate quelle del sindaco Umberto Di Primio durante la conferenza stampa odierna  per illustrare le iniziative dell’amministrazione in merito alla crisi idrica, dopo la protesta del primo cittadino che ieri ha sostato mezza giornata innanzi alla sede pescarese dell’Azenda Acquedottistica contro l’interruzione idrica nottrurna nella parte bassa della città.

Protesta a seguito della quale, l’Azienda ha disposto di provvedere “ad effettuare manovre di razionalizzazione idrica di altri Comuni per poter permettere una maggiore fornitura idrica a Chieti Scalo”. Nelle ore notturne quindi verrà erogata una portata minima di circa 30 l/s dalle ore 24.00 alle ore 5.00, così come era già in atto nei mesi precedenti. Tale provvedimento ha permesso di evitare lo svuotamento completo dell’anello di distribuzione idrica di Chieti.

Ma i rapporti del Comune con l’Aca sono ormai compromessi. “Il  vicepresidente dell’Aca, Giuseppe Di Michele, ha accusato la mia amministrazione di mancanza di manutenzione delle reti idriche – ha spiegato il sindaco -   Nulla di più falso, in quanto in due anni di mio governo sono stati posti in essere, su molte reti cittadine, lavori importanti che hanno rinnovato e migliorato l’efficienza della rete, nonché interventi di riparazione tempestivi”.

Il problema per Di Primio è proprio la mancata erogazione idrica fornita dall’Aca a Chieti negli ultimi anni, e in proposito ha detto: “Dal 2000 al 2006 la fornitura relativa all’approvvigionamento idrico del Serbatoio della Civitella, oscillava dai 185 ai 196 litri al secondo. Con l’inizio del servizio Aca, anno 2007, il Comune di Chieti ha cominciato a subire le prime drastiche riduzioni: nel 2011 si sono registrate portate variabili da un min. di 168 l/s ad un max. di 172 l/s”.

Attualmente, a causa dell'emergenza, il Comune di Chieti ha una fornitura giornaliera di 158 l/s. Una differenza di ben 28 l/s rispetto agli anni precedenti. Di Primio ha illustrato anche come in due anni sia stato recuperato oltre 1 miliardo e mezzo di mc.

“Sono stati versati all’ Aca oltre 13 milioni di euro  – ha aggiunto l’assessore ai Lavori Pubblici Mario Colantonio -   ed effettuati lavori per oltre 2 milioni di euro sulla rete idrica. Nel giro di poche settimane poi, entrerà in funzione il serbatoio di Madonna della Vittoria, attualmente in fase di clorazione, che riuscirà a distribuire una capacità di 2500 più 3000 di accumulo di mc di acqua”.

L’amministrazione comunale adesso chiede al Prefetto la convocazione di un tavolo tecnico con tutti i Comuni del Chietino interessati e la società che gestisce il servizio in parola, al fine di porre rimedio alla difficilissima situazione idrica in cui versa la città.

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