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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Di Primio dice no all'atto aziendale della Asl: "Penalizza la sanità della provincia"

Per il sindaco di Chieti, le linee guida della Regione duplicano due figure dirigenziali, ma al tempo stesso taglia personale e risorse. Escludendo le altre Asl regionali, inserite nel decreto "Terremoto"

"L'atto aziendale redatto secondo le linee guida della Regione Abruzzo penalizza la Asl Lanciano Vasto Chieti". Così il sindaco Umberto Di Primio dopo la riunione del comitato Ristretto dei Sindaci della Asl 2, di cui è presidente, convocata ieri pomeriggio (martedì 18 aprile), alla quale hanno partecipato il direttore generale della Asl 2, Pasquale Flacco, il direttore amministrativo, Sabrina Di Pietro, il direttore sanitario, Vincenzo Orsatti, e i sindaci di Casoli, Vasto e Lanciano

“Non approverò l’Atto Aziendale redatto sulla scorta delle nuove linee guida approvate dalla Regione Abruzzo con delibera di giunta n. 78 del febbraio 2017 e sono pronto ad impugnarlo nelle sedi deputate perché rappresenta una evidente disparità di trattamento che penalizza la sola Asl Lanciano Vasto Chieti”, ha detto Di Primio.

"Vi sono aspetti - spiega poi - che non risultano essere in linea con la normativa vigente in materia sanitaria, ovvero il decreto legislativo 502 del ’92, e neppure con il contratto nazionale del comparto sanitario. In particolare, ho contestato la istituzione di due nuove figure dirigenziali quali il direttore della funzione ospedaliera e il direttore della funzione territoriali che, a mio avviso, oltre ad essere in contrasto con la legge perché non previste, ledono, per le modalità con cui è prevista la loro assunzione, le professionalità presenti nella nostra azienda, duplicano funzioni già esistenti e, soprattutto, rappresentano un costo ulteriore per la sanità abruzzese e, quindi, per i cittadini. Motivo per il quale – ha proseguito il sindaco - ho fortemente contestato la loro presenza esprimendo il mio parere negativo rispetto all’Atto aziendale in quanto lo stesso è evidentemente condizionato da linee guida regionali contro legge".

"Inoltre - aggiunge - non approverò l’atto perché, ad oggi, la sola Asl 2 Lanciano Vasto Chieti parrebbe essere obbligata ad attuare le nuove previsioni del decreto Lorenzin. L’attuazione del Patto per la Salute vedrebbe fortemente penalizzata la sola Asl di Chieti considerato che, nel decreto sul terremoto, oltre ai territori di L’Aquila e di Teramo, è stata inserita anche la Asl di Pescara. Il decreto sospende l’applicazione delle previsioni della Lorenzin per le tre Asl di Teramo, L’Aquila e Pescara lasciando la sola Asl di Chieti ad essere penalizzata sotto il profilo dei tagli a personale e risorse. Tale disomogeneità creerà uno squilibrio sia in termini di offerta di prestazioni sanitarie, sia in termini di disponibilità economica. Mai darò il mio assenso a questo atto aziendale che sono pronto ad impugnare nelle sedi deputate per una evidente disparità di trattamento che finirebbe per gravare sui cittadini di Chieti e della sua provincia. Sarà un no fermo e deciso fino a quando l’atto non si uniformerà alla legislazione vigente eliminando figure ridondanti rispetto a quelle dirigenziali già per legge previste. Un no fermo e deciso fino a quando tutte le Asl si adegueranno alla Lorenzin. In considerazione delle perplessità sollevate anche dagli altri colleghi del Comitato – conclude il Sindaco - ho chiesto all’assessore Paolucci di intervenire alla prossima riunione per chiarire le questioni di diritto sollevate rispetto alla legittimità dell’atto aziendale e per riferire anche sull’esito della commissione tecnica istituita per lo studio del Dea di secondo livello funzionale Chieti-Pescara".

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