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Cronaca

Di Primio in sciopero della fame: "Voglio una risposta da Monti"

Continua la protesta davanti a Palazzo Chigi contro il paventato rischio di soppressione della provincia di Chieti. Accanto al sindaco a Roma sono arrivati altri amministratori teatini

Continua la protesta del sindaco di Chieti, da questa mattina in sciopero della fame davanti Palazzo Chigi, sede del Consiglio dei Ministri, contro il provvedimento definitivo relativo al riordino delle Province.

Di Primio è intenzionato ad andare avanti con la protesta. Vuole tenere alta l'attenzione sul paventato rischio di soppressione della Provincia di Chieti, unica in Abruzzo ad avere i requisiti in base al DL 95/2012, noto come spending review e alle migliaia di amici su facebook manda notizie tramite il cellulare: "Ho chiesto di incontrare il governo per illustrare le ragioni della mia protesta e di non decidere oggi su un riordino che rischia in Abruzzo ed in Italia di umiliare territori e popolazioni".

Lo hanno raggiunto a Roma anche gli assessori comunali Mario Colantonio e Roberto Melideo, assieme ai consiglieri Gianni Di Labio, Marco Di Paolo, Palmerino Di Renzo ed Emiliano Vitale.

Il sindaco sta attendendo notizie dalla segreteria del premier Monti o da quella del Ministro Patroni Griffi. "Fino a quando non avrò risposte - assicura - continuerò la mia protesta".

AGGIORNAMENTI Nel tardo pomeriggio il ministro Patroni Griffi ha accolto la richiesta di incontro del sindaco, fissato per domani mattina al Ministero della funzione pubblica. Nel frattempo il consiglio dei ministri ha soprasseduto all'adozione di provvedimenti sul riordino province. "È un primo segnale positivo speriamo bene" commenta Di Primio. Lo sciopero della fame è stato sospeso.

REAZIONI Dall'opposizione intanto, arrivano le prime reazioni. Il coordinatore regionale Giovani Italia dei Valori Abruzzo, Giampiero Riccardo, ha dichiarato in merito: "Nel considerare la protesta di Di Primio a Roma come un atto politico legittimo nelle intenzioni, e allo stesso tempo incoerente nei confronti delle posizioni del suo stesso partito, che ha votato in Parlamento il Riordino con il famigerato comma 4 bis, al posto di un Sindaco che inizia lo sciopero della fame per salvaguardare una Provincia, preferisco un popolo che manifesta per chiedere la cancellazione degli oltre 50.000 'poltronifici' inutili che 'inchiodano' la crescita del Paese, Province incluse. Voglio vivere in una Chieti evoluta, dinamica, aperta all'Europa e al mondo intero - ha aggiunto - un luogo capace di attrarre investimenti e che tuteli il valore sacro di ogni essere umano. Io difendo questa Chieti, non un ente che è servito ad imbottire di amici degli amici, siano stati essi di destra o sinistra".

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