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Cronaca

Di Primio: "Chieti Solidale è salva, ma deve diventare più efficiente"

Il sindaco rassicura i dipendenti nonostante il Comune riceva il 40 % di fondi regionali in meno per il sociale. Ma per lui i mancati pagamenti dipendono dai ritardi dell'azienda nel comunicare le fatturazioni

Chieti solidale non sarà smantellata né liquidata. La conferma, già anticipata in una riunione con i sindacati, arriva ufficialmente dal sindaco Di Primio, che ieri (lunedì 4 marzo) ha convocato una conferenza stampa per fare chiarezza sulla situazione dell’azienda.

“Chieti solidale, oggi vero e proprio carrozzone, deve diventare un’azienda più efficiente”, dice. Nelle intenzioni dell’amministrazione, dunque, i servizi erogati devono diventare “più coerenti con l’attuale situazione sociale e tenendo conto del quadro globale delle finanze dell’ente”. Un quadro caratterizzato dal 40% in meno di risorse regionali da investire nel sociale.

Nel spiegare la situazione economica del Comune, il sindaco non risparmia un attacco neanche troppo velato all’opposizione. Ai consiglieri Ricci e Febo in primis, a suo dire i “maggiori artefici della disgrazia economica vissuta dal Comune”, che creerebbero “inutili allarmismi tra i dipendenti” di Chieti Solidale. Per Di Primio proprio l’amministrazione di centrosinistra guidata da Ricci avrebbe lasciato “debiti enormi, come i 7 milioni e mezzo con l’Aca, che oggi hanno prodotto 2 milioni di interessi causati dall’inadempimento”. Una cifra “pari al costo per un interno anno dei servizi sociali finanziati dal Comune”. I conti non sono floridi, dunque.

Ma per il sindaco non sarebbe questa la causa dei mancati pagamenti da parte del Comune a Chieti Solidale. La responsabilità sarebbe piuttosto della stessa azienda che “non ha rispettato le regole, non ponendoci nelle condizioni di effettuare con cadenza mensile i dovuti versamenti”.

Dal 2011, infatti, l’azienda non avrebbe inviato la fatturazione mensile. Un’operazione che avrebbe garantito un controllo rapido da parte della Ragioneria comunale e dunque una liquidazione veloce. “Ad oggi – spiega Di Primio – questo non è avvenuto. Basti pensare a novembre e dicembre 2012 sono state trasmesse le fatture relative ad alcune prestazioni erogate nei mesi di luglio ed agosto”. Ma in merito alle cifre richieste dall’azienda, per Di Primio “non risultano richieste di crediti vantati per 1 milione e 900 mila euro”.

Nonostante le difficoltà e le incomprensioni fra l’amministrazione e l’azienda multiservizi,il Comune assicura di aver destinato fondi che riescono a coprire fino all’80 per cento della spesa per il Piano sociale. “Obiettivo del Piano di zona – spiega l’assessore alle Politiche sociali – Emilia De Matteo– è offrire servizi adeguati alle necessità, che si diversificano con il mutare delle condizioni di vita”. Proprio per evitare sprechi nel 2012 il servizio Politiche sociali ha predisposto un’attività di verifica e controllo per attestare “l’esistenza dei criteri di economicità ed efficienza dei servizi”. Nessuna volontà di sopprimere o diminuire: “C’è solo la reale necessità – continua De Matteo – di valutare le scelte più opportune e necessarie ai bisogni attuali del territorio.L’Azienda è un ente strumentale del Comune e pertanto è inserita nella complessa situazione finanziaria dello stesso”.

Sulle cifre è l’assessore alle Finanze, Roberto Melideo, a fare chiarezza. Il Comune ha pagato a Chieti Solidale 916.508,59 euro per il 2012 e 3.651,445 per il 2010. La Regione Abruzzo ha erogato complessivamente 736.275 euro di fondi. di questi 190.656 per il 2009, 106.900 per l’anno successivo e 309.471 per il 2012 su un totale di 737.821 previsti nel bilancio 2012.

“Per il 2012 – precisa Melideo – l’amministrazione non solo non ha trattenuto fondi ricevuti dalla Regione, ma ha effettuato pagamento per un importo superiore rispetto a quanto ricevuto per quell’anno, coprendo interamente la quota a carico del Comune e anticipando anche quello che la Regione deve ancora erogare. Nonostante i minori trasferimenti regionali per il Sociale, l’amministrazione ha investito fondi proprio per 62 mila euro in più rispetto al passato”.

L’assessore alle Società partecipate, Marco D’Ingiullo, chiarisce che alla fine del 2008, ovvero quando era il centro sinistra a governare la città, l’Azienda vantava 1 milione 961 mila euro e, l’anno successivo, 1 milione 645 mila euro e ciò in un contesto economico sicuramente meno difficile rispetto a quello odierno”.

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