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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Lanciano

Lanciano: agenti salvano un detenuto che tenta di suicidarsi, lui li aggredisce

Il detenuto aveva tentato di impiccarsi nel carcere di Villa Stanazzo. La Uil Penitenziari Abruzzo: "Da anni situazione difficile nel carcere frentano, con carenze di organico a cui a volte fanno eco atteggiamenti di utenti che spesso scadono in situazioni al limite della controllabilità"

Un detenuto di origine campana è stato salvato dal personale del carcere di Lanciano nella notte tra sabato e domenica quando ha tentato il suicidio all’interno della casa circondariale.

L’uomo è stato sorpreso da un assistente capo e un sovrintendente di polizia penitenziaria mentre tentava di farla finita con un nodo scorsoio ricavato da un asciugamano. I due sono intervenuti subito per fermarlo, ma il detenuto ha reagito nei loro confronti aggredendoli.

A diffondere la notizia è la Uil Penitenziari Abruzzo. “I due sono stati presi a calci e pugni - riferiscono dal sindacato - il sovrintendente è dovuto ricorrere alle cure del medico e nei prossimi giorni sarà costretto, suo malgrado, al fine di consentire di capire se abbia potuto contrarre malattie infettive, a sottoporsi ad alcuni test”.

Solo quattro giorni fa la Uil Penitenziari aveva reso pubblici i dati riferibili agli eventi critici accaduti dall’inizio dell’anno a oggi nelle carceri italiane, dove si contano 85 appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria feriti con prognosi superiore ai 5 giorni, 46 intossicati dai fumi sprigionatesi dagli incendi appiccati nelle loro celle da detenuti incorreggibili e 25 potenziali suicidi salvati in extremis dagli stessi agenti.

Eventi che hanno interessato anche il carcere di Villa Stanazzo dove, sottolineano, abbassare la guardia sarebbe potrebbe veramente costar caro. “La Uil Penitenziari Abruzzo- afferma il vicesegretario regionale Mauro Nardella - rimarca ancora con costernazione la difficile situazione che da anni attanaglia il carcere frentano. Alle carenze di organico fanno spesso da eco atteggiamenti da parte degli utenti che spesso scadono in situazioni al limite della controllabilità. Ne fa la spesa chi  questo lavoro lo affronta consapevole dei rischi che corre  ma che spesso non viene valutato così come si dovrebbe.

Ai due colleghi mi pregio di inviare le mie più sentite congratulazioni e, al collega ferito, gli auguri di pronta guarigione. Il tutto con la speranza-  chiosa il sindacalista - che l’amministrazione penitenziaria tenga in debito conto l'abnegazione dimostrata dai due ed il fatto, e non è cosa piccola, che con la loro prontezza e la loro professionalità, hanno salvato una vita”.

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