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Cronaca Lanciano

Detenuto sta male: gip scarcera presunto boss per paura di contagio

L'uomo, un 58enne di Vibo Valentia, si trovava nel carcere di Lanciano. Con patologie pregresse, in caso di contagio da Coronavirus la struttura detentiva non avrebbe i mezzi necessari per curarlo

Un detenuto del carcere di Lanciano con problemi di salute è stato posto agli arresti domiciliari. A stabilirlo è il gip distrettuale di Catanzaro Barbara Saccà che ha disposto la scarcerazione di N.F., 58enne, presunto boss di un clan calabrese, arrestato lo scorso dicembre nell'ambito dell'inchiesta "Rinascita-Scott".

Per il giudice, in caso di contagio da Covid-19, il carcere di Lanciano dove l'uomo è attualmente detenuto non avrebbe i mezzi necessari per curarlo: N.F., in passato affetto da altre gravi patologie, rischierebbe il decesso, per evitare il quale, spiega il gip, "si imporrebbe un immediato ricovero in una struttura specializzata in terapia intensiva". 

Quella disposta dal gip di Catanzaro è una delle prime scarcerazioni in Italia motivata dall’emergenza sanitaria da coronavirus.

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