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Cronaca

Pugni agli agenti di polizia penitenziaria in carcere a Chieti durante l'ora d'aria

In due sono finiti al pronto soccorso. Lo denuncia il Sappe - Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria che torna a chiedere provvedimenti

Due agenti di polizia penitenziaria sono stati aggrediti nel carcere di Chieti da un detenuto con problemi psichici. Lo denuncia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria - Sappe, che vuole mettere in evidenza l’ennesimo episodio di violenza all’interno di una casa circondariale.

 “Mentre accompagnavano un detenuto al passeggio, questi, impugnando una forchetta a mò di coltello, dava in escandescenza contro i poliziotti, che però riuscivano a tranquillizzarlo. Ma l’uomo improvvisamente ha sferrato un violento pugno contro un nostro poliziotto, colpendolo tra orecchio e tempia, e si è scagliato contro gli altri colleghi intervenuti”

racconta il segretario generale del Sappe Donato Capece 

Il bilancio è stato di due poliziotti penitenziari finiti al pronto soccorso con dieci giorni di prognosi ciascuno, mentre altri quattro colleghi hanno riportato escoriazioni.

Oltre ad esprimere solidarietà nei confronti dei colleghi coinvolti, il sindacato autonomo della polizia penitenziaria rivendica provvedimenti urgenti per fronteggiare e impedire aggressioni in carcere “come la pistola taser o lo spray al peperoncino e l’istituzione in ogni carcere una sezione custodiale chiusa dove allocare e vigilare i detenuti più facinorosi o che si rendono protagonisti di episodi di violenza minacce nei confronti del personale. Chiediamo un incontro con i vertici del Ministero della giustizia e dell’amministrazione penitenziaria per affrontare gli eventuali interventi da adottare, come ad esempio proprio le tutele da assicurare al personale in servizio”.

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