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Cronaca Francavilla al Mare

Dejavù contro Luciani: "Quello di Francavilla non è il primo evento gay d'Abruzzo"

L'organizzatore della serata friendly di Pescara, il teatino Iurino, rivendica l'impegno suo e del suo staff nella lotta all'omofobia e nella realizzazione di feste dedicate al mondo lgbt. "Non vorremmo - dice - che ci fosse una strumentalizzazione"

“Quello organizzato a Francavilla non è il primo evento gay della Regione: da 15 anni esiste in Abruzzo una comunità omosessuale ben radicata”. Replica al sindaco di Francavilla Antonio Luciani l’organizzatore della serata Dejavu friendly, Michael Iurino, teatino, che da anni organizza fra Chieti e Pescara eventi lgbt, aperti ovviamente a tutti. L’ultima serata in ordine di tempo è già programmata per sabato 15 agosto al lido Palm Beach di Pescara, proprio in coincidenza con il Gay beach party di Francavilla al Mare.

“Da tre anni – prosegue Iurino – a guidare la comunità gay è Dejavù, reduce dall’ultimo successo con lo staff Gorillas di Roma, evento con cui ha portato in Abruzzo centinaia di persone provenienti da Marche, Lazio e Puglia. Non vogliamo che la situazione lgbt italiana venga strumentalizzata dalla politica: Dejavù non ha alcun colore politico”.

La polemica di Iurino, che collabora da sempre con le comunità arcigay delle quattro province abruzzesi, si fa sempre più accesa: “Non sarà mica – dice – l’ennesima trovata pubblicitaria per emergere, sfruttando il popolo lgbt?”. Il mese sorso le drag queen di Dejavù erano state protagoniste di un flash mob sul lungomare di Pescara per sensibilizzare contro l’omofobia.

E, anche in virtù del messaggio che portano avanti, i componenti dello staff di Dejavù raccontano di aver cercato una collaborazione con l’art director della serata francavillese, che però non avrebbe accolto le loro proposte. “Non ha nessuna intenzione di dialogare – accusa Iurino – o di organizzarsi su un calendario di serate stabilito mesi e mesi fa. Lui e il sindaco Luciani parlano di tolleranza e rispetto, ma dove sono finiti?”.

Fra le critiche rivolte all’evento c’è anche quella sull’orario: a Francavilla, infatti, un’ordinanza comunale fissa all’1 il limite consentito per la musica. “Non fino alle 4 – dice Iurino – come in questo evento: non vorremmo che quest’ordinanza fosse cambiata di punto in bianco, perché sarebbe irrispettoso nei confronti di coloro che hanno sempre cercato di far divertimento a Francavilla, purtroppo fallendo a causa dei limiti imposti dal Comune”. 

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