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Cronaca San Giovanni Teatino

Decathlon, presidio soft in via Regolizie. Le ditte: "Protesta almeno fino a sabato"

Le ditte abruzzesi che hanno lavorato fino al 15 novembre scorso per la realizzazione del megastore a San Giovanni Teatino attendono il giusto compenso

Continua il presidio davanti alla nuova sede di Decathlon in via Regolizie. Quella che doveva essere la grande manifestazione delle 37 aziende  non pagate per i lavori di realizzazione del megastore si è rivelata una protesta decisamente pacifica. “Molti si sono rassegnati, ma noi andremo avanti almeno fino a sabato” dichiara Concezio Surricchio della ditta Sc Impianti di Chieti, presente stamani assieme ai camion della Green Garden Sas, Lift Level,e Gizzi pittura. La protesta è andata avanti fino a ora di pranzo, quando i presenti hanno allestito una fornacella e cucinato gli arrosticini.

Le ditte abruzzesi che hanno lavorato fino al 15 novembre scorso a San Giovanni Teatino attendono il giusto compenso per il lavoro svolto dalla ditta subappaltatrice che a sua volta non sarebbe stata pagata dalla proprietaria, una ditta milanese a cui fa capo Decathlon. Non solo: ci sarebbe anche una gara al ribasso per la quale la committente non sarebbe disposta a riconoscere quegli interventi non previsti ma rivelatisi poi indispensabili per la sicurezza dello stabile in via Regolize.

Presidio Decathlon 16.1.2013

Il sit-in delle aziende va avanti da lunedì, quel giorno una parziale soluzione era stata offerta dalla ditta proprietaria. “Ci avrebbero dato il 50% delle paghe a patto di abbandonare il presidio – racconta la rappresentante legale della E.Co. Strade – ma noi non abbiamo accettato: o tutto o niente. E’ assurdo che, mentre c’è chi fa i propri giochi, sono sempre i piccoli artigiani a pagare le conseguenze”.

Nei giorni scorsi le imprese avevano spedito una lettera alla direzione di Decathlon per manifestare il proprio disappunto. “La nostra sopravvivenza – avevano scritto - e possibilità di prosecuzione aziendale dipende dal vedere riconosciuti i diritti per i lavori svolti e riscuotere il credito verso chi ci ha ingannato e mentito”. E ribadiscono: “Siamo perfettamente consapevoli che Decathlon non ha responsabilità morali e funzionali in questa grave e drammatica vicenda, ma è l’unica entità mediatrice a cui possiamo appellarci e con cui condividere il gravissimo stato dei fatti in cui versiamo”.

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