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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Dea di II livello, il documento del Comitato civico di salute pubblica di Chieti in Commissione Sanita

Una delegazione del Comitato ascoltata in Commissione: “Né Chieti né Pescara possono avere da sole il DEA di II livello e tutti i vari marchingegni che si stanno inventando a Pescara e in Regione per un primato di Pescara non sono validi”

Si pronuncerà anche la V Commissione Sanità della Regione Abruzzo, presieduta dal dottor Mario Olivieri (foto), sulla programmazione sanitaria regionale che prevede l’istituzione dei presidi ospedalieri DEA di II livello, che ha aperto discussioni e contrasti locali sulla scelta tra quello di Chieti e quello di Pescara. Il presidente Mario Olivieri ha accolto la delegazione del Comitato Civico di Salute pubblica di Chieti composta da Adriano Ciccarone, Emidio Mastrovecchio, Ugo Iezzi, Mario D’Alessandro e Manlio Madrigale (assente per sopravvenuti impegni Walter Palumbo).

In apertura il consigliere regionale Mauro Febbo (FI) ha ricordato, richiamandosi anche alla lettera del direttore generale Urbani del Ministero della salute, che nessuno dei due ospedali possiede i requisiti per il riconoscimento di Dipartimento di Eccellenza e Accoglienza (DEA) di II livello, per cui sarà opportuno valutare con il rispetto delle varie eccellenze e competenze in sede deliberativa tenendo conto delle due realtà esistenti più sul piano tecnico che politico, criticando l’operato della Giunta regionale che, a suo dire, ha adottato deliberazione senza compiere preventive indagini, confronti, e  studi di fattibilità.

Il presidente della V Commisione , Mario Olivieri, ha poi dato la parola ad Adriano Ciccarone che, spiegando i motivi della richiesta di audizione, ha illustrato il documento sottoscritto dal Comitato  chiarendo che lo stesso non è nato in contrapposizione a quello di Pescara.

IL DOCUMENTO REDATTO DAL COMITATO

Il documento consegnato alla Commissione contiene la cronistoria dettagliata della vicenda DEA di II livello dal punto di vista tecnico, amministrativo e legislativo,  rilevando che “la Giunta Regionale sta producendo atti tendenti alla revisione della classificazione di ospedali con la motivazione di argomenti sanitari e socio demografici che non erano stati ritenuti nella dovuta considerazione nel DCA 79”, segnalando “la necessità di sottoporre all’attenzione di tutti lo squilibrio evidente cretosi tra i Presidi ospedalieri di Chieti e Pescara per i continui scippi di strutture complesse subiti dal presidio di Chieti a vantaggio di quello di Pescara”.

Dopo avere rilevato “una non rispondenza” alle norme nei vari decreti finora adottai (DM 70, DCA 79/2016, DCA 78/2017m DGR 271/2017; DGR 402/2017) e nell’Atto Aziendale della ASL 2 di Lanciano-Vasto-Chieti,  il documento rileva che l’Atto in parola “non evidenzia che: sia stato esaminato e valutato dal Comitato ristretto de Sindaci; dal Collegio di direzione e che sia stato esaminato e rilasciato parere positivo dal Comitato Unico di Garanzia, mette in rilievo, in particolare.

“Poiché nella DGR 271/2017 è rimasta in sospeso la collocazione della Centrale Operativa 118 e del Dipartimento di Emergenza di II livello, si fa presente, che in base ai dati di accesso al Pronto Soccorso, validati dall’Agenzia Sanitaria Regionale, il Policlinico teatino è senza ombra di dubbio – come dimostrano i dati – il presidio con i maggiori titoli appropriati per ottenere la Centrale operativa del 118 con il Dipartimento di Emergenza di II livello, che certamente non può essere collocato all’Aeroporto come afferma l’assessore Paolucci. Fanno aggio a favore di Chieti, i dati di appropriatezza degli accessi al Pronto Soccorso, soprattutto per quanto riguarda i codici rosso e giallo”. 

Questi i dati contenuti nel documento:

Presidio di Chieti -. Dati d’accesso n. 65.644 di cui codice rosso 4,6 per cento e appropriatezza 4,3 per cento; codice giallo 59,8 per cento e appropriatezza 56,5; codice verde 23,5 per cento e di appropriatezza 22,2 per cento.

Presidio di Pescara – Dati d’accesso n. 93.794, di cui codice rosso 2,0 per cento e di appropriatezza 0,4 per cento; codice giallo 43,9 per cento e di appropriatezza 21,5 per cento; codice vere 49,8 per cento e di appropriatezza 64,6 per cento.

Una seria e giusta integrazione tra i due presidi

 Il Comitato civico sostiene che per realizzare una seria e giusta integrazione tra i due presidi per il DEA di II livello, a quello di Chieti vanno restituite alcune Unità Operative Complesse (UOC) che in aggiunta al Polo Cardiochirurgico esistente, riportano in equilibrio il sistema. “Solo in tal modo – spiega -  si può parlare di correlazione funzionale tra i due ospedali in ambito DEA. Tenendo conto che la Facoltà di Medicina è a Chieti e la cui presenza è quasi totalizzante nell’ospedale. Facoltà di Medicina che non è un’appendice della sanità provinciale e di area metropolitana, ma un valore aggiunto sul piatto della bilancia teatina. Né Chieti né Pescara possono avere da sole il DEA di II livello e tutti i vari marchingegni che si stanno inventando a Pescara e in Regione per un primato di Pescara non sono validi”.

Il documento del Comitato conclude: “Chiediamo, pertanto, al presidente della Regione, all’assessore alla Programmazione Sanitaria, ai signori consiglieri regionali una rivisitazione e u riequilibrio di UOC, UOSD, UOS tra i Presidi di Chieti e Pescara nel pieno rispetto dei Decreti Ministeriali e  Regionali citati e di definire, ne contempo, chiaramente i ruoli, le competenze e le organizzazioni operative integrate dei Presidi di Chieti e Pescara in una ottica di vera e reale integrazione e lo facciano senza bandiere e striscioni con vero senso di responsabilità verso tutti i cittadini, di disponibilità e di ascolto verso gli altri Comitati costituitisi e di partecipazione responsabile per apportare proposte di soluzioni che ad oggi mancano”.

Sull’argomento è poi intervenuto il dottor Angelo Muraglia direttore del Dipartimento regionale della salute che a sua volta ha ricordato i provvedimenti alla base dei decreti che dovranno ancora essere vagliati  dagli organi competenti “ma che nulla ha potuto dire sui dati veri e ufficiali prodotti dal Comitato”. Il Comitato ha annunciato altre imminenti iniziative

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