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Cronaca

Danni stimati sui 2 milioni di euro: chiesto lo stato di emergenza per la città di Chieti

Sgomberate alcune abitazioni, infrastrutture danneggiate, commercio in ginocchio: il bilancio del sindaco Di Primio

Dopo il maltempo è arrivato il terremoto, e ora che sembra esserci una piccola tregua sulla città di Chieti, inizia la conta dei danni, tanti e al momento ancora stimati sui 2 milioni di euro. Tanto che questa mattina (giovedì 19 gennaio), il sindaco Umberto Di Primio ha chiesto il riconoscimento dello stato di emergenza, attrverso un ordine del giorno presentato al consiglio nazionale dell'Anci dal Presidente Enzo Bianco, sindaco di Catania, e dal Presidente Nazionale dell’Anci, il sindaco di Bari Antonio Decaro.

"Alle abbondanti nevicate, ai fiumi d’acqua, al terremoto, alla perdurante mancanza di elettricità in troppe abitazioni della mia città e dell’Abruzzo - commenta il sindaco - a Chieti va ad aggiungersi un'ulteriore emergenza, effetto delle avverse condizioni meteorologiche degli ultimi giorni: lo smottamento di alcune aree cittadine, con la caduta di muri di contenimento, che ha determinato la predisposizione, a seguito di relazioni del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, di più ordinanze di sgombero per inagibilità di alcune abitazioni". In particolare, quelle in via Aristide Mattoli 6, via Don Giovanni Minzoni 22, via dei Saponari, e l'inagibilità e il divieto di utilizzo dei garage di via Trieste Del Grosso 26. A questo si aggiunge l’impraticabilità di molte strade a causa della caduta di alberi che il Comune sta provvedendo a rimuovere per permettere il passaggio dei mezzi di soccorso.

"A quattordici giorni dalle prime nevicate di gennaio – prosegue il sindaco - abbiamo strade deteriorate dal ghiaccio, dal sale e dai mezzi spazzaneve, senza escludere arterie viarie principali, dove si sono create vere e proprie voragini. Interventi straordinari che richiedono investimenti economici importanti e un sostegno economico della Regione e del Governo immediati". 

"Ritenendo scandalosi i disagi provocati da Enel circa la mancanza di energia elettrica - continua - che in alcune zone della città durano da quattro giorni, ho rappresentato, altresì, al mio collega presidente del Consiglio Nazionale Anci Bianco, la situazione che sta vivendo Chieti e rilevando anche lui la grave condizione in cui versa il nostro comune, ha trasferito le mie doglianze al ministro Calenda il quale tempestivamente è intervenuto su Enel. L’azienda distributrice di energia elettrica deve riportare urgentemente la corrente alla Clinica Villa Pini, che è alimentata solo da propri generatori e nelle case dei cittadini che stanno subendo da giorni, oltre al buio, anche la mancanza di riscaldamento con temperature che sfiorano i -4/-5 gradi". 

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