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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Chieti in ginocchio per il maltempo, l'appello del sindaco: "Le risorse arrivino presto"

I danni finora sono quantificati in 10 milioni. Interruzione di acqua e corrente elettrica, alberi danneggiati, infiltrazioni, strade colabrodo, frane, illuminazione pubblica interrotta in diversi punti, contatori danneggiati e allerta esondazione fiumi

Dopo aver chiesto lo stato di emergenza per il territorio comunale di Chieti messo in ginocchio dal maltempo delle ultime due settimane, il sindaco Umberto Di Primio lancia un appello al premier Paolo Gentiloni, affinché le risorse destinate all’emergenza possano essere immediatamente messe a disposizione dei Comuni colpiti, per effettuare lavori urgenti di messa in sicurezza dei territori.

Neve, freddo e ghiaccio hanno causato notevolissimi danni alla città, attualmente quantificati in 10 milioni di euro. Alla mancata erogazione di acqua e corrente elettrica si aggiunge la rottura dei contatori e di alcuni tratti di rete idrica, gravi dissesti al manto stradale, frane, danneggiamenti sulla rete di pubblica illuminazione, infiltrazioni nelle scuole e negli edifici, gravi danni al patrimonio arboreo, esondazione di fiumi, nonché l’adozione di ordinanze di sgombero per numerose famiglie. 

Ai 10 milioni di danni del patrimonio pubblico, si aggiungono i danni economici che hanno subito sia quello del comparto produttivo-commerciale, in particolare il piccolo e medio commercio cittadino, sia quello della produzione agricola.

“Dalla notte del 5 e fino al 20 gennaio  – ricorda il sindaco Di Primio - Chieti, al pari delle altre comunità abruzzesi, ha dovuto far fronte a storiche nevicate e a piogge torrenziali, alla mancata erogazione di acqua nelle abitazioni ed aziende a causa della rottura dei contatori, ai danni sulla rete idrica e ai serbatoi, alla paura per le scosse di terremoto del 18 gennaio, alla mancata erogazione di energia elettrica che ha interessato circa 200mila abruzzesi e tra questi 20mila teatini. Ancora oggi – aggiunge - nella città di Chieti vi sono case, attività produttive e commerciali prive di energia elettrica, a causa non solo, evidentemente, del cattivo tempo e dei danni da questo procurati, ma soprattutto per la manifesta incapacità da parte di Enel di affrontare il problema”. 

E dopo due settimane davvero difficilissime, preoccupano le risorse fuori bilancio a cui il Comune ha dovuto attingere per gestire l’emergenza e le condizioni di strutture e infrastrutture viarie cittadine. “Dalle prime ricognizioni effettuate dagli uffici - spiega il sindaco - buona parte dei 330 chilometri di strade comunali, a causa del grave dissesto del manto stradale e delle voragini su di esse presenti, non è transitabile in sicurezza da veicoli ed autobus del trasporto urbano ed extraurbano. Analogamente deve dirsi per le strade provinciali e statali di accesso alla città, anch’esse dissestate e gravide di buche che ne rendono pericolosissima la percorrenza”. 

Oltre all’asfalto, la pubblica illuminazione è stata danneggiata e interrotta dalla caduta di alberi e frane. Inoltre, le infiltrazioni hanno causato problemi a diversi edifici comunali, alcuni storici: molte scuole ed asili risultano danneggiati, anche negli impianti termici ed elettrici. A questo si sommano i danni al patrimonio arboreo cittadino, compresi villa e cimitero, specialmente nella parte storico-monumentale.

“A tutto questo – conclude il sindaco - si aggiunge l’allerta per i fiumi Alento e Pescara, a rischio esondazione quest’ultimo e già esondato il primo, e le emergenze e le criticità acuite dalla patologica situazione idrogeologica. A decine, ormai, oltre ai casi più gravi per i quali s’è resa necessaria l’adozione di ordinanze di sgombero per numerose famiglie, si contano in città smottamenti, frane, crolli e voragini delle e sulle strade con conseguente pericolo per la pubblica e privata incolumità”.

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