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Cronaca

D'Alfonso prende un'altra multa, ed è guerra a colpi di sarcasmo con Febbo

Il consigliere di opposizione scova un'altra multa, verbalizzata pochi giorni prima di quella già contestata, per cui il governatore ha dato incarico agli avvocati della Regione di fare ricorso. E D'Alfonso ironizza nei suoi post di Facebook

Spunta una nuova multa a carico dell’autista del presidente della Regione Luciano D’Alfonso. Un verbale scovato dal consigliere di opposizione Mauro Febbo, datato 4 agosto 2014, a pochi giorni da quella già nota. Alle 9.02 del mattino, l’auto della Regione con il governatore a bordo è stata immortalata dall’autovelox nello stesso tratto dell’A25 Torano-Pescara, nel territorio di Avezzano.

La sanzione ammonta a 336 euro, senza il rischio di ritiro della patente. Anche in questo caso, D’Alfonso ha presentato ricorso al prefetto dell’Aquila, che lo ha rigettato. E per poter fare ricorso al giudice di pace e in autotutela davanti al prefetto, la giunta regionale approva la delibera 28 del 20 gennaio, con cui incarica i legali dell’avvocatura regionale di occuparsene.

Un iter che ha fatto infuriare l’opposizione e specialmente Febbo: “Il presidente della Regione – tuona - non può pensare di tenere un comportamento del genere continuando a inanellare sanzioni amministrative che poi una struttura regionale (pagata con soldi pubblici) dovrebbe tentare di far annullare. Si impegni piuttosto a tenere un’andatura più adeguata sulle strade e magari ad aumentare la velocità in aula consiliare per procedere in quel percorso “rivoluzionario” tante volte annunciato”.

Febbo si difende inoltre dalle parole di Camillo D’Alessandro, che lo aveva accusato di avere a sua volta ricevuto 9 contraddizioni. “Non ho mai ordinato a un autista di agire contro legge – dice Febbo - non ho mai chiesto di commettere un’infrazione e/o, peggio, viaggiare oltre i limiti di velocità e che se gli autisti che mi accompagnavano hanno preso  delle multe si possono contare sulle dita di una mano (anche meno)”.  

Intanto da ieri (venerdì 23 gennaio), sul profilo Facebook di D’Alfonso sono comparsi una serie di post sarcastici, scritti nel consueto stile del governatore e non in quello più asciutto e istituzionale dello staff, in cui ironizza su un presunto “Comandante Febbro” che “ci autorizza la velocità di crociera per rientrare in Abruzzo”.

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