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Cronaca

Cus: Di Marco affila le armi e promette di rivolgersi alla magistratura

Il presidente del Centro universitario sportivo, dopo un colloquio telefonico con il rettore, punta il dito contro Di Ilio. Dopo il ricorso al Tar annuncia di affidare la vicenda "a magistrati di ogni ordine e grado"

“La complicata vicenda sarà totalmente affidata alle decisioni della magistratura di ogni ordine e grado”. Così il presidente del Cus Chieti, Mario Di Marco, dopo una lunga telefonata con il rettore Carmine Di Ilio.

L’ennesimo episodio di una battaglia che si trascina da mesi, fra sospensione dei finanziamenti, palazzetti chiusi, attività sportive negate a migliaia di studenti. Di Ilio e Di Marco si sono confrontati al telefono per un’ora. Una telefonata che, per il presidente del Cus, “ha chiaramente evidenziato l’atteggiamento dilatorio dell’università di fronte al contenzioso in essere con il Cus”. È critico Di Marco e non nasconde la delusione.

“Il rettore, nascondendosi dietro ad una pseudo autorizzazione del Consiglio di amministrazione, ha declinato l’invito ad un immediato incontro con il presidente Di Marco e gli avvocati delle parti”. Un atteggiamento che, per il centro sportivo, equivale ad una chiusura nel trovare soluzioni.

Il Cus ha chiesto lo slittamento dell’udienza al Tar, a cui aveva fatto ricorso, da ieri (giovedì 6 marzo) al prossimo 20 “come segno distensivo e di disponibilità”. Ma le giustificazioni di Di Ilio sono state interpretate come un “nascondersi dietro qualche componente del cda”.

E il centro universitario sportivo annuncia di aver cessato ogni tentativo pacifico di risolvere il nodo: “Da questo momento il Cus, dopo aver cercato invano e con grande determinazione ogni forma di mediazione,  ritiene di dover fare ulteriori passi a tutela delle proprie rivendicazioni ed a salvaguardia del patrimonio sportivo”. E assicura che rifiuterà “forme di transazioni o soluzioni mediate”.

IL BASKET FEMMINILE -Intanto c’è il primo ferito nella guerra dell’ateneo: è la storica squadra di basket femminile Cus Chieti, che ha abbandonato il campionato di A1 per mancanza di risorse. Pagata la prima rata di iscrizione alle gare, non ha risorse sufficienti per affrontare la seconda. E le partite già calendarizzate risulteranno perse a tavolino. Una ferita immane per una tradizione prestigiosa dello sport cittadino che affonda. 

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