rotate-mobile
Cronaca Vasto

Crollo palazzo d'Avalos, M5S: "Un disastro annunciato, politica inefficiente"

Gli attivisti puntano il dito contro il sindaco Lapenna, che non avrebbe risolto in tempo il problema, e contro la Regione. Nel 2010 l'ex consigliere D'Adamo aveva segnalato problemi strutturali nell'area crollata e a dicembre gli esperti avevano riscontrato criticità

“A quasi sessant'anni di distanza dalla frana del 1956, continua la lunga storia di inefficienza e passività della nostra classe politica”. È il duro attacco del Movimento 5 stelle di Vasto dopo il crollo, ieri (sabato 24 gennaio) del muro di contenimento di palazzo D’Avalos.

“È un disastro più volte annunciato – attaccano – una ‘ciliegina sulla torta’ della fallimentare gestione Lapenna, ultimo nome nella lunga lista di politici colpevoli di incuria e pressapochismo”. Nel 2010 l’ex assessore Francescopaolo D’Adamo, di professione architetto, aveva segnalato una lesione lungo il muro di contenimento dei giardini napoletani. Il 22 maggio di quell’anno scrisse sul suo blog: “Monitorare la situazione statica di palazzo d’Avalos non sarebbe ‘tempo sprecato’. Una lesione larga circa 3 cm scende lungo il muro di contenimento del giardino. In quello stesso lato, anche all’interno del Palazzo, appaiono lesioni e fessurazioni”.

“Da mesi – proseguono gli attivisti vastesi del Movimento 5 stelle - denunciamo lo stato di abbandono in cui sta agonizzando palazzo d'Avalos, perla e simbolo della nostra città. E infine, a dicembre scorso, un sopralluogo di esperti aveva rilevato delle criticità sulle quali intervenire immediatamente. Perché - si chiedono - non è mai stato fatto nulla? Dove sono finiti i 140 mila euro che sarebbero stati stanziati nel piano triennale dei lavori pubblici? Sono soltanto chiacchiere come negli ultimi sessant'anni?”

Per i 5 stelle, la lettera che pochi giorni fa Lapenna ha inviato a D’Alfonso per chiedergli di intervenire sul problema frane, “è stata una maniera furba per scaricare le proprie colpe in anticipo, nella consapevolezza che le forti piogge in arrivo avrebbero potuto causare danni, come infatti è avvenuto”.

Gli attivisti puntano il dito contro il sindaco che “ha avuto anni per risolvere la questione”, e contro il governatore: “A furbizia e promesse – dicono - avremmo preferito un po' di intelligenza e prevenzione per evitare il crollo, avremmo preferito non vedere i responsabili “reagire” in modo emergenziale soltanto dopo il fattaccio. Ma questo è il copione a cui ci hanno abituato decenni di politici inadeguati, più spettatori che attori, carnefici e mai artefici del nostro destino”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Crollo palazzo d'Avalos, M5S: "Un disastro annunciato, politica inefficiente"

ChietiToday è in caricamento