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Cronaca

Artigianato: Abruzzo in recessione, va un po' meglio solo a Chieti

Meno 580 imprese nel primo trimestre 2012: è la fotografia scattata dal Centro studi regionale della Cna. In provincia di Chieti la caduta si attesta sulla stessa media nazionale: -1,04%

L'artigianato abruzzese è in recessione: nel primo trimestre 2012 c'è stata una flessione di 580 imprese artigiane, come mostra una ricerca del Centro studi regionale della Cna.

In provincia di Chieti la caduta si attesta sulla stessa media nazionale: -1,04%. Va peggio altrove tanto  che la Cna afferma che questo settore non è mai stato così in affanno come negli ultimi tredici anni.

La flessione è pari al 48% di quella del totale delle imprese, ma le imprese artigiane sono solo il 27% del totale e il decremento percentuale delle nuove imprese artigiane è stato dell'1,60%, un valore del 60% superiore a quello medio italiano (-1,04). A Chieti le imprese artigiane decrescono di 101 unità, a Teramo di 194,  all'Aquila di 170 e a Pescara di 110.

Forte la caduta anche tra i diversi settori economici: la più consistente si verifica nelle costruzioni (-300), seguite dall'industria (-111), i servizi (-102), le riparazioni di auto e apparecchi per la casa (-54), le attività ricettive (-24), l'agricoltura (-11).

Se le imprese artigiane decrescono però, quelle non artigiane, al contrario, aumentano di 18 unità in Abruzzo: è il caso delle manifatture. 

In generale, il cattivo risultato del primo trimestre del 2012 fa seguito a quello del quarto trimestre del 2011: è allora, secondo la ricerca della Cna, il momento in cui si è bloccata l'immissione di nuove forze nel mondo imprenditoriale,parliamo soprattutto di quei 24mila disoccupati del 2009 che avevano deciso di aprire nuove attività.

 

 

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