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Cronaca Lanciano

Coronavirus, la diocesi di Lanciano-Ortona impone lo stop a messe e funerali

Disposizioni rigidissime da monsignor Cipollone per tutelare i fedeli e i sacerdoti, invitati a limitare al massimo le attività sociali

Dopo il decreto di ieri mattina, con la sospensione delle attività pastorali e la prescrizione di rigide regole a cui attenersi durante le celebrazioni, in serata l'arcivescovo di Lanciano-Ortona, monsignor Emidio Cipollone, ha deciso per la linea dura. 

In particolare, il presule ha disposto la sospensione delle messe feriali e festive, da lunedì 9 marzo a venerdì 3 aprile, salvo eventuale proroga. I luoghi di culto restano aperti, a condizione che si evitino assembramenti. Per la celebrazione dell'Eucarestia, l'arcivescovo invita i sacerdoti all'uso "di mezzi di comunicazione o web che possano consentire la partecipazione a distanza dei fedeli della comunità". 

Sospesa la consegna dell'Eucarestia a domicilio, "a eccezione del viatico, da amministrare con tutte le misure prudenziali già comunicate (dispositivi di protezione individuale). Si utilizzino le stesse misure per l'Unzione degli infermi". Sospese anche tutte le Celebrazioni pentienziali comunitarie.

Per quanto riguarda i funerali, i sacerdoti devono limitarsi "alla sola benedizione di commiato alla presenza dei parenti stretti. Utile sarebbe amministrare la suddetta benedizione direttamente nel luogo di sepoltura".

È prorogata al 3 aprile la sospensione di tutte le attività pastorali per ragazzi, giovani e adulti, così come di manifestazione ed eventi come processioni, cortei funebri, concerti, conferenze, Via Crucis, delle riunioni o assemblee a livello diocesano. 

Chiusi al pubblico, fino alla stessa data, gli uffici della Curia arcivescovile di Lanciano e Ortona, così come l'Archivio diocesano, la biblioteca diocesana e il museo diocesano, a Lanciano e a Ortona.

Ogni parroco dovrà mettere a disposizione dei fedeli igienizzanti per la sanificazione delle mani e provvedere "a una costante ed efficace pulizia, con prodotti adeguati, di ogni superficie nei vari ambienti". 

Monsignor Cipollone raccomanda "ai presbiteri di limitare le loro attività sociali allo stretto necessario, oltre all'astenersi da organizzare processioni ed altri eventi devozionali, pellegrinaggi e gite, evitando, anche personalmente, luoghi affollati e soste in posti a rischio". I fedeli sono invitati a "osservare le indicazioni sanitarie per la tutela della persona e nel rispetto della salute comune, date dal ministero della Salute, appellandomi al buon senso dovuto alla fede che si professa e alla condivisione del principio ecclesiale di commiato". 

Nella chiosa finale del decreto, l'arcivescovo di Lanciano-Ortona ha un pensiero per i fedeli, scrivendo:

Pur immaginando le difficoltà e le sofferenze legate al presente decreto, si invita il Popolo di Dio ad accogliere docilmente tali disposizioni e a vivere questo singolare Tempio di Quaresima rimanendo saldo nella fede e solidale con le comunità maggiormente colpite dal contagio.

La Chiesa frentana eleva a Dio le sue preghiere per i sofferenti, le vittime e i loro familiari, confidando nella misericordia e nella consolazione del Signore.

Affido alla materna protezione di Maria, Regina del popolo frentano, e alla fraterna sensibilità dell'Apostolo Tommaso le intenzioni e le preghiere dei fedeli della Chiesa di Lnacinao-Ortona; ascoltino la richiesta di aiuto e presentino al Signore della vita, che tra non molto celebreremo come Risorto, le umane paure perché quest'Ultimo le trasformi in occasioni di rinascita.

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