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Cronaca Centro Storico / Corso Marrucino

Vulnerabilità sismica: i genitori degli alunni del Convitto "Vico" chiedono l'accesso agli atti

La scuola ha in possesso solo il certificato di staticità. L'istanza è stata inviata alla Provincia di Chieti e agli altri enti competenti, le famiglie non si sentono al sicuro

I genitori degli alunni iscritti al Convitto nazionale “G.B. Vico” da mesi chiedono informazioni sulla vulnerabilità sismica dell’istituto lungo corso Marrucino, dopo le numerose scosse di terremoto percepite distintamente anche a Chieti. L’edificio, del 1600, attualmente ospita 10 classi della scuola primaria e 8 della secondaria di I grado per un totale di oltre 350 alunni (senza contare l’adiacente liceo Classico).

Nonostante le varie sollecitazioni in Provincia da parte della preside Paola Di Renzo, la scuola non è ancora in possesso del certificato di vulnerabilità sismica, previsto dalla legge, ma ha a disposizione solamente quello di staticità.

Così un gruppo di genitori si è unito per chiedere all'Ente l’accesso agli atti. In una lettera inviata ieri alla Provincia di Chieti, per conoscenza anche al sindaco e agli altri enti preposti, i firmatari ricordano che “il certificato di vulnerabilità sismica è previsto obbligatoriamente dall'OPCM 3274/2003” e chiedono, per l’incolumità dei propri figli che frequentano la scuola, la possibilità di accedere agli “elaborati documentali/grafici redatti e depositati presso gli uffici preposti finalizzati alla determinazione della vulnerabilità sismica dell’edificio in cui è ubicata la scuola Convitto Nazionale Gian Battista Vico di Chieti come da vigente normativa, nonché i rispettivi esiti di valutazione derivanti sia delle prove dirette eseguite sulle strutture che dalle propedeutiche verifiche strutturali correlate eseguite dal professionista incaricato al fine di avere contezza dell’attuale grado di sicurezza e vulnerabilità dell’edificio scolastico, nonché al contempo, informazioni e documenti certi comprovanti l’attuale programmazione amministrativa in atto finalizzata alla riduzione/eliminazione delle vulnerabilità sismiche riscontrate, come previsto dalla vigente normativa in materia”.

"L'ente ci deve dimostrare per legge di aver provveduto agli studi sul rischio sismico del Convitto e ai relativi risultati che ad oggi non sono ancora venuti fuori" sottolinea una mamma.

Dalla scuola ricordano che l’edificio è stato oggetto di numerose e minuziose verifiche all’indomani del terremoto del 2009 dell’Aquila, nel corso delle quali non sono state riscontrate criticità.

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