Caccia ai "furbetti" della tassa di soggiorno: a Vasto controlli a tappeto per le strutture ricettive che non versano le somme al Comune

Controlli a tappeto, a Vasto, per le strutture ricettive che non versano al Comune gli importi incassati con il pagamento della tassa di soggiorno. Secondo quanto denunciato dal sindaco Francesco Menna, infatti, sarebbero diversi gli albergatori che trasgredirebbero a quanto previsto dalla legge. 

La tassa di soggiorno, a Vasto, è un versamento che il turista deve obbligatoriamente pagare se pernotta in città; si tratta di somme variabili fra 1,50 e 2,50 euro a notte, a seconda della categoria della struttura ricettiva. 

“Il mancato versamento dell’imposta di soggiorno da parte delle imprese turistiche e ricettive all’ente comunale è un reato punibile dalla legge", ricorda il primo cittadino. "È per questo che dalla prossima settimana avvierò a riguardo con gli agenti di Polizia tributaria locale, controlli ed accertamenti a tappeto”. Il sindaco sottolinea che una task force per la lotta all’antievasione è già attiva con lo scopo di scovare i “furbetti” che non pagano i tributi.

“Qualora si riscontrassero mancati versamenti provvederò – aggiunge Menna – a segnalare agli organi competenti tale inadempienze tributarie per la successiva revoca della licenza di esercizio oltre alla segnalazione alla procura di Vasto. Ricordo che pagare le tasse, chiedendo agli altri di fare altrettanto - conclude - non solo è necessario per garantire il bene comune, offrendo più servizi e migliorando quelli già esistenti, ma significa anche non aumentare le imposte ai contribuenti”.