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Cronaca

35mila euro dalla Regione per un progetto contro la violenza sulle donne

I fondi, erogati al Comune di Chieti, serviranno al sostegno e l’implementazione delle attività del centro antiviolenza Alpha e della casa rifugio a indirizzo segreto

Un contributo regionale da 35mila euro da parte del dipartimento per la Salute e il welfare della Regione Abruzzo, a favore del Comune di Chieti, per il sostegno e l’implementazione delle attività del centro antiviolenza Alpha e della casa rifugio a indirizzo segreto gestita dallo stesso a favore di donne e minori vittime di violenza. 

Una boccata di ossigeno per la struttura, che si trova in via Spaventa 41, che nell’ultimo anno ha visto aumentare le richieste di aiuto e le prese in carico di donne vittime di violenza. L’incremento è del 40%, con contatti anche da fuori regione. Il dato più rilevante è relativo alla violenza psicologica pari al 26%; seguono la violenza fisica (24%) e quella economica (17%) mentre è in progressivo aumento lo stalking ( 22%). Il 65% di maltrattamenti e abusi avviene per mano del marito, il 31% del compagno mentre il 2% dall’ex marito/partner; il restante 2% avviene per mano di un familiare.

Il centro antiviolenza Alpha opera in stretta connessione con la rete istituzionale cittadina, di cui fanno parte anche il Comune di Chieti e le forze dell’ordine. 

Il contributo di 35mila euro ricevuto nell’ambito del progetto Antigone, servirà a finanziare numerose attività. In primis, verrà ulteriormente migliorata l’attività di accoglienza e di sostegno delle donne, nonché di prevenzione e cura in relazione ai fenomeni di violenza di genere e/o intra familiare; inoltre saranno implementati i percorsi di sostegno psico-sociale alle donne vittime di violenza e verranno presi in carico donne e minori in situazioni di violenza intra-familiare e violenza assistita.

I fondi serviranno a promuovere, insieme alle donne prese in carico, un’autonomia personale e sociale finalizzata alla costruzione di un nuovo progetto di vita affiancate da personale qualificato. 

Si lavorerà anche a una campagna di sensibilizzazione, con l’organizzazione di convegni, seminari e incontri formativi per diffondere la cultura della non violenza. Inoltre, verranno offerte risposte giuridiche alle problematiche legate al diritto di famiglia mediante consulenze legali alle donne in situazioni di violenza di genere e/o intra familiare. 

Infine, ci sarà l’implementazione del lavoro svolto in questi anni con la rete cittadina per il reinserimento lavorativo delle donne con gli enti come la Camera di Commercio di Chieti, Confcommercio, i Centri per l’impiego della Provincia di Chieti per la creazione di percorsi di reinserimento nel mondo del lavoro delle donne, già seguite da anni dal Centro Antiviolenza donna e uscite dalla situazione di violenza, in grado di reinserirsi nel mondo del lavoro, ovviamente adeguatamente sostenute da azioni positive quali borse lavoro, tirocini formativi extracurricolari; voucher; apprendistato.

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