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Cronaca

Città senz'acqua e l’inadeguatezza del sistema idrico regionale

Alla luce di un'indagine effettuata nel 2011, che vede l' Abruzzo al quarto posto in Italia per gli sprechi idrici, Confartigianato denuncia l'inadeguatezza del sistema idrico chiedendo alla politica di cambiare rotta

Secondo un’indagine del Centro Studi di Confartigianato l’Abruzzo nel 2011 è stata la quarta regione d’Italia per la quantità di acqua dispersa a causa della vetustà delle sue tubature: ben 77 litri di acqua in più immessi nella rete ogni 100 litri di acqua erogata.

Un problema serio e molto attuale considerando i disagi e disservizi idrici sofferti nella regione in questo primo scorcio d’estate, come a Chieti, dove continuano le chiusure notturne, specie nella parte bassa.

“Le dispersioni denunciate dal nostro Centro Studi dimostrano l’inadeguatezza del sistema idrico abruzzese che negli anni, tramite le privatizzazioni, ha solo prodotto un aumento del costo delle bollette ai cittadini senza creare- afferma Daniele Giangiulli, direttore regionale di Confartigianato- un sistema idrico integrato ed efficiente”.

Questo oltre al fatto che le modalità di gestione del sistema idrico abruzzese, quasi inutile ripeterlo, spesso sono in mano ad organi di nomina politica. “E’ necessario un impegno forte della politica per smantellare carrozzoni politici che servono solo a regalare poltrone - aggiunge Giangiulli - Bisogna ridare ai cittadini e alle imprese il sacrosanto diritto ad un servizio di primaria utilità senza interruzioni. Le imprese abruzzesi, già in grave difficoltà, non possono permettersi di fronteggiare anche l’enorme disagio provocato dalla cronica assenza di acqua nei territori”.

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