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Cronaca

Aggredirono padre e figlio per la maglia del Pescara, condannati due ultrà

2 anni e 2 mesi di reclusione per Emanuele Cavallucci di 28 anni e Andrea Mulana di 25, entrambi di Chieti e appartenenti al gruppo ultrà Mai Domi. Alessio Cirotti di 27 anni e Luigi Pesce, di 21 saranno processati con rito ordinario

Sono stati condannati a 2 anni e 2 mesi di reclusione, i due ultrà del Chieti che, insieme ad altri due, a maggio 2015 assaltarono un'auto con padre e figlio minorenne a bordo, solo perché il ragazzino indossava una maglietta del Pescara calcio. Una condanna esemplare e durissima, considerato che l'accusa aveva chiesto 9 mesi, ma il giudice monocratico del tribunale di Chieti ha deciso diversamente per Emanuele Cavallucci di 28 anni e Andrea Mulana di 25, entrambi di Chieti e appartenenti al gruppo ultrà Mai Domi. I due sono stati giudicati con il rito abbreviato. 

Saranno invece processati con il rito ordinario altri due giovani, Alessio Cirotti di 27 anni e Luigi Pesce, di 21. Tutti e quattro devono rispondere di danneggiamento aggravato, violenza privata e porto abusivo di arma, ovvero un manganello estraibile di metallo.

Il pomeriggio del 29 maggio 2015, poco prima della partita Pescara-Vicenza, i quattro notarono in via Tirino l'auto con padre e figlio a bordo, residenti in un comune della provincia di Pescara. A volto coperto, costrinsero l'auto a fermarsi e colpirono il finestrino con un corpo contundente, danneggiando il vetro. Secondo la ricostruzione degli investigatori, a scatenare la follia del gruppetto fu la maglia biancoceleste indossata dal ragazzo, allora 16enne. 

Subito dopo l'assalto, il gruppo fuggì a bordo di una Fiat Panda, ma fu rintracciato qualche minuto più tardi in viale Benedetto Croce. A bordo dell'auto furono ritrovati due passamontagna e una mazza.

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