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Cronaca

Comitato Provincia di Chieti: il presidente Di Lorenzo chiede solidarietà ai 104 sindaci

Appello del presidente del "Comitato Cittadino per la Difesa di Chieti e della sua Provincia". Ci si prepara all'occupazione simbolica della sede provinciale, lunedì 3 dicembre

Il presidente del "Comitato Cittadino per la Difesa di Chieti e della sua Provincia", Silvio Di Lorenzo, ha inviato una lettera ai 104 sindaci dei Comuni facenti parte della provincia di Chieti per chiedere solidarietà  e sostegno al Comitato.

“Siamo nati dall’unione spontanea di un nutrito gruppo di cittadini, tra cui commercianti, professionisti, operai, studenti e anche dei tanti politici che, per l’occasione, hanno deciso, in piena autonomia, di dismettere gli abiti del proprio schieramento, tutti accomunati dalla stessa idea, quella di ritenere concettualmente sbagliata la riformulazione delle Province italiane stabilita dalla spending review – spiega – il gruppo nel giro di pochi giorni ha ottenuto l’adesione di 72 associazioni cittadine,  che hanno ben compreso il reale pericolo in termini occupazionali, nel caso dell’accorpamento della Provincia di Chieti con una realtà assolutamente non complementare e non compatibile”.

Di Lorenzo, nel presentare il Comitato, assicura la mancanza di qualsiasi connotazione politica, “perché l’obiettivo primario è la conservazione della Provincia di Chieti per alcune importanti motivazioni che non hanno nulla a che vedere con il campanilismo”.

Se l’accorpamento delle Province ha creato malcontento un po’ dappertutto nel territorio nazionale, è in Abruzzo che per il comitato si sta concretizzando l’ingiustizia più grande: “l’unica Provincia ad avere i requisiti stabiliti dalla spending review – dice ancora Di Lorenzo -  sia in termini di estensione territoriale che in numero di abitanti, sta per essere cancellata perché il Consiglio delle Autonomie Locali composto dai quattro Presidenti delle attuali Province e da quindici Sindaci di città della Regione Abruzzo (minimamente rappresentativi della Provincia di Chieti)”.

La cancellazione della Provincia di Chieti avrà un forte impatto negativo anche sugli altri 103 comuni ai quali il presidente del comitato si rivolge “Saranno progressivamente isolati e abbandonati – scrive il presidente - onde favorire il neo-capoluogo ed i comuni ad esso più prossimi, vedranno crescere la burocrazia nella gestione di strade, scuole. Si avrà inoltre lo spostamento di importanti enti e istituzioni come Uffici Provinciali, Prefettura, Questura, Comandi Provinciali dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco, Inps, Inail, Agenzia delle Entrate, Catasto, Motorizzazione, Ufficio Scolastico, Camera di Commercio. Questo non possiamo accettarlo come cittadini e non potete accettarlo Voi in quanto Sindaci eletti dal popolo”.

Di Lorenzo chiede allora a ogni primo cittadino di rendere pubblica la propria  solidarietà al Comitato, alla Provincia o alla città di Chieti o di esprimere eventualmente le ragioni del dissenso. L’invito è ad aderire al movimento per la Difesa di Chieti e della sua Provincia.

Nelle ultime settimane il Comitato ha organizzato una serie di incontri con i cittadini, tra cui il grande corteo popolare del 22 ottobre, l’assemblea cittadina presso l’Auditorium Supercinema e, venerdì scorso, una fiaccolata a Chieti Scalo.

Una delle prossime iniziative sarà l’occupazione simbolica degli uffici della Provincia su corso Marrucino, con un presidio permanente, dal 3 al 6 dicembre. Mentre il 12 si manifesterà nella Capitale.

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